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Sea Watch attracca, arrestata la comandante Carola: è ai domiciliari. La nave sarà sequestrata

Nella notte la nave Seawatch è entrata in porto e ha attraccato forzando il blocco. Scesi i 42 migranti. L'arresto è avvenuto in flagranza dopo la manovra azzardata verso la Guardia di finanza

Pubblicato:29-06-2019 07:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:28

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 ROMA – All’una e mezza di questa notte la Sea Watch è entrata nel porto di Lampedusa senza l’autorizzazione delle autorità italiane. Circa un’ora dopo la comandante Carola Rackete è stata arrestata in flagranza. L’arresto, al di là dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per cui era indagata, è arrivato per la manovra azzardata fatta avvicinandosi al molo per attraccare nonostante il tentativo di impedirglielo da parte degli uomini della Guardia di finanza, a bordo di una motovedetta. I 40 migranti che erano a bordo da 16 giorni dopo il salvataggio al largo della costa della Libia sono stati sbarcati. Sono scesi anche i cinque parlamentari del centrosinistra che si trovavano a bordo.

La comandante Carola ha passato la notte nella caserma della Guardia di finanza, dove è rimasta nella stanza del comandante. Poi stamattina è stata accompagnata ad un indirizzo da lei indicato a Lampedusa dove rimarrà agli arresti domiciliari. Lunedì dovrà comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto in flagranza e in quella sede il giudice deciderà se mantenere il regime degli arresti.

In applicazione del dl sicurezza bis, riferiscono fonti del Viminale, per la Sea Watch scatteranno il sequestro amministrativo e la sanzione pecuniaria da 20mila euro che potrà arrivare, se non pagate entro i termini, a 50mila euro.


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La manovra e la motovedetta della Gdf

La comandante Rackete ha forzato il blocco invocando lo “stato di necessità”, che aveva già segnalato dalla nave fin da quando si trovava davanti al porto di Lampedusa. Non le è stato dato l’ok e lei ha cominciato ad avvicinarsi alla banchina con l’intenzione di attraccare ugualmente.

Una motovedetta della Guardia di Finanza ha provato a impedire l’attracco, mettendosi tra la nave e la banchina, ma la Sea Watch ha proseguito nella manovra di accostamento. Alla fine la motovedetta della Gdf si è sfilata per evitare di rimanere schiacciata. È anche di questo che la comandante Carola dovrà rispondere ed è il motivo per cui è stata arrestata: formalmente il reato è resistenza o violenza a nave da guerra, reato che prevede una pena da 3 ai 10 anni di reclusione.

Per il ministro dell’interno Matteo Salvini quello di Rackete è stato “un comportamento criminale, ha messo a rischio la vita degli agenti della guardia di finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile”.

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SALVINI: MISSIONE COMPIUTA, VERGOGNA GOVERNO OLANDESE

“Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla Ong straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei. Missione compiuta. #SeaWatch3”. Lo scrive su twitter Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno. E aggiunge: “P.S. Vergogna per il silenzio del governo olandese. Tristezza per i parlamentari italiani a bordo di una nave che non ha rispettato le leggi italiane, attaccando addirittura una motovedetta delle nostre Forze dell’Ordine. Giustizia è fatta”.

CONTE: IN ITALIA CI SONO LE LEGGI, PIACCIANO O NO

“Sono stato un buon profeta” dicendo che il caso Sea Watch diventava competenza della magistratura, “ma non perche’ avessi avuto una soffiata ma semplicemente perche’ da giurista e avendo contezza della violazione compiuta prefiguravo delle responsabilita’ penali. Adesso spetta alla magistratura applicare le nostre leggi. Ci sono, che piacciano o non piacciano“. Cosi’ il premier Giuseppe Conte sull’arresto della comandante di Sea Watch Carola Rackete, al termine del G20. “Io sono responsabile del governo, a me spetta la responsabilita’ di far applicare le leggi”, aggiunge.

ORFINI: CAPITANA ARRESTATA, IL GOVERNO HA GIOCATO PARTITA SQUALLIDA

“I migranti sono sbarcati finalmente. Dopo 16 giorni. Carola Rackete, la capitana della #seawatch è stata arrestata durante la notte, in favore di telecamere, tra la folla e le sirene accese. Le si contesta la manovra con cui ha forzato il blocco. Attendiamo il processo come è giusto che sia ma io una cosa posso dirvela: quei 42 migranti io li ho visti, ci ho parlato”. Lo scrive su facebook Matteo Orfini, deputato Pd.

Non potevano rimanere su quella nave un secondo in più– aggiunge-. La situazione era insostenibile. Per giorni si è promesso uno sbarco imminente. Per giorni si è mentito. Quando stavamo a bordo abbiamo ripetutamente avvertito il governo, sollecitando a sbloccare una situazione che stava diventando esplosiva. Ogni volta abbiamo ricevuto rassicurazioni, ma poi nulla accadeva. Il governo ha scelto di far crescere la tensione, ha scelto di giocare una partita squallida sulla pelle di 42 esseri umani. C’era l’accordo per la redistribuzione dei migranti, eppure non sono stati fatti sbarcare ‘in 5 minuti’ come aveva promesso Salvini. Sarebbero ancora sulla nave se la Sea Watch non avesse forzato“.

“Abbiamo a che fare con gente così- continua-, persone che non si fanno scrupoli a giocare con la vita delle persone, a creare pericolo e insicurezza per poi specularci sopra. Per questo abbiamo scelto di salire su quella barca. Per questo abbiamo detto che non saremmo scesi finché l’ultimo migrante non fosse sbarcato. Così abbiamo fatto. Ora i migranti sono a terra, accolti da personale preparato. E pronti a cominciare una nuova vita“. “Noi siamo abbastanza stanchi. – prosegue- Abbiamo fatto il nostro dovere, niente di più. E siamo pronti a rifarlo. La battaglia su questi temi sarà sempre difficile e dura. Ma non possiamo rinunciare a farla, tutti insieme”.

DE MAGISTRIS: ARRESTATA CAROLA COMANDANTE CORAGGIOSA

“Nell’Italia devastata da corruzioni e mafie, dove le deviazioni istituzionali sono Sistema,ora arrestano Carola, comandante coraggiosa della Sea Watch, per il reato di umanità. E’ un dovere salvare vite umane in mare, è un reato farle morire. In Italia è il rovescio!”. Lo scrive su twitter Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.

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