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VIDEO | Giornalismo, De Marte (Ue): “Che entusiasmo ai corsi europei”

Sguardo ai cronisti di oggi e di domani: "Sono davvero in tanti ad avere vocazione e interesse a capire l'Europa"

Pubblicato:29-05-2023 13:53
Ultimo aggiornamento:29-05-2023 16:41
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di Alessio Pisanò e Vincenzo Giardina

BRUXELLES – C’è “grande entusiasmo” da parte dei giornalisti, perché finora “mancava una proposta di formazione in affari europei”: così Raffaella De Marte, capo unità al Servizio media del Parlamento europeo, dopo il primo modulo di un corso Ue testato in otto Paesi e rivolto a giovani cronisti, content creator e operatori dell’informazione.

Una seconda parte della proposta, con dialoghi, prove e laboratori pratici in classi-redazioni con partecipazioni e respiro paneuropeo, è in programma nella sede dell’Europarlamento a Bruxelles lunedì 3 e martedì 4 luglio.


“Siamo molto soddisfatti di come questo primo modulo è stato recepito negli otto Paesi pilota, tra cui l’Italia” sottolinea De Marte. “Il feedback sia dei partecipanti sia delle persone che ci hanno aiutato a organizzare la formazione rivela che l’interesse è davvero alto, che ci sono un sacco di giornalisti che accolgono questa proposta arrivata dal Parlamento Ue con grande entusiasmo, perché mancava una formazione in affari europei per i professionisti dell’informazione”.

De Marte ripercorre alcuni momenti del primo modulo, che in Italia si è tenuto a Roma, nella redazione dell’agenzia Dire il 2, 3 e 4 marzo. Secondo la capo unità al Servizio stampa, “il mix tra accademici, politici, funzionari o comunque rappresentanti delle istituzioni, con poi tanti giornalisti professionisti che hanno accettato di condividere la propria esperienza di copertura degli affari europei con colleghi più giovani, sta fornendo una bellissima occasione”. De Marte guarda ai cronisti di oggi e di domani. “Sono davvero in tanti ad avere vocazione e interesse a capire l’Europa” sottolinea. “Speriamo possano anche lavorare un po’ di più sulle questioni europee”.

Le proposte formative negli otto Paesi dell’Ue sono state curate da docenti ed esperti di diritto, politica e comunicazione dell’Ue ma anche da giornalisti esperti ed eurodeputati.
I temi hanno riguardato istituzioni europee e valori democratici, ruolo del Parlamento Ue e lavoro delle redazioni sull’attualità comunitaria, rischi di manipolazione delle notizie o sfide del fact-checking, decisive oggi e nel prossimo futuro, con le elezioni europee del 2024 alle porte.

Per le richieste di informazioni sull’iniziativa in Italia, anche in vista di nuove opportunità, può essere utilizzato l’indirizzo e-mail formazionegiornalistiue@agenziadire.com.

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