NEWS:

FOTO | Bologna, la Ducati mette in mostra il ‘corpo’ aerodinamico delle moto Gp

La mostra rimarrà visitabile, al Museo Ducati, fino a martedì 8 ottobre 2019. All'inagurazione i piloti Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Michele Pirro

Pubblicato:29-05-2019 17:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – È uno dei segreti per rendere “magiche” in pista le celebri ‘rosse’ di Borgo Panigale. E ora una mostra ne celebra l’importanza: al museo Ducati infatti è stata inaugurata questa mattina “Anatomia della velocità“, dedicata interamente all’aerodinamica delle moto da corsa della casa motociclistica bolognese. Non è solo il motore, infatti, a rendere una moto un ‘bolide’, ma anche la sua forma, che comprende l’utilizzo di apposite ‘ali’ per volare in pista. Tutto questo si può vedere sia nella sua forma finale, con le due carene utilizzate da Ducati nei campionati MotoGp 2015 e 2017 e della Desmosedici Gp16, posizionate all’interno del ‘casco’ al centro del museo, ma anche attraverso un racconto multimediale composto da foto, video, pannelli e proiezioni.








Realizzata con il contributo e il know-how tecnico di Ducati Corse, “Anatomia della Velocità” ha aperto i battenti alla presenza dei piloti Ducati della Moto Gp Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Michele Pirro, che tra pochi giorni gareggeranno al Gran premio del Mugello il prossimo 2 giugno. Insieme a loro, hanno tagliato il nastro della mostra l’ad Claudio Domenicali, il direttore generale Ducati corse Luigi Dall’Igna, Edoardo Lenoci, responsabile Sviluppo aerodinamico e Alessandro Valia, tester ufficiale Ducati.

Il percorso della mostra parte dal concetto di aerodinamica secondo Ducati, per poi concentrarsi sugli studi e le soluzioni sviluppate negli anni in ambito racing. L’esposizione temporanea “Anatomia della Velocità” aprirà al pubblico domani, 30 maggio, e rimarrà visitabile, al prezzo del biglietto d’ingresso al Museo Ducati, fino a martedì 8 ottobre 2019.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it