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In Italia 120mila adolescenti con la sindrome Hikikomori: connessi più di 12 ore al giorno

Parte oggi a Bologna il Congresso della Societa' Italiana di Pediatria. Qui i consigli per riconoscere e prevenire la dipendenza da smartphone

Pubblicato:29-05-2019 10:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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BOLOGNA – Quando l’isolamento diventa patologico si parla di un fenomeno chiamato Hikikomori, che in Italia coinvolge circa 120 mila adolescenti che trascorrono su internet oltre 12 ore al giorno, mostrando sintomi importanti di patologie psichiatriche.

In tema di dipendenze, rischi maggiori per le ragazze, mentre per tutti c’è allarme su ore di sonno perse, difficoltà nello studio con crescente distrazione nell’apprendimento, disattenzione generica nella vita di tutti i giorni e problemi della vista. Questi i principali risultati emersi dalle ricerche della Società Italiana di Pediatria (Sip) nel Position Statement, presentato oggi a Bologna nell’ambito del congresso nazionale, riguardante i preadolescenti e adolescenti nella fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni.

L’utilizzo compulsivo dello smartphone configura il rischio di dipendenza. Ma come riconoscerla, distinguendola dalla semplice abitudine? Attualmente pochi Paesi classificano la dipendenza da internet e quella da smartphone come vere patologie. I tratti riconoscibili individuati finora indicano ansia e irritabilità dopo un periodo di astinenza, tentativi falliti di spegnere il telefonino e compromissione delle relazioni sociali. La dipendenza è associata a sbalzi d’umore, isolamento, perdita del controllo, ansia, astenia e depressione. Internet spesso rappresenta un rifugio soprattutto per i soggetti più timidi e con difficoltà a instaurare relazioni: evidenze scientifiche hanno confermato che la dipendenza dagli smartphone può essere causata soprattutto da noia e solitudine. 


In generale, le ragazze sono le più esposte all’utilizzo eccessivo dei media device, per loro il rischio è 3 volte maggiore rispetto ai ragazzi perché trascorrono più tempo soprattutto alla ricerca di maggiori relazioni sociali.

In tale contesto, i genitori svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione di questo tipo di dipendenze fornendo sostegno e educazione affettiva. Una buona relazione genitore-adolescente contribuisce a prevenire il rischio di dipendenza diminuendo il livello di ansia sociale spesso diffuso tra i ragazzi. Il ritmo circadiano del sonno poi, risente negativamente dell’utilizzo degli smartphone prima di dormire perché causa eccitazione e difficoltà ad addormentarsi. Studi recenti riportano che l’uso dei media device prima di dormire riduce la durata totale del sonno di ben 6 ore e mezzo durante la settimana scolastica. Un utilizzo di 5 o più ore dei media device aumenta il rischio di dormire meno rispetto a chi li utilizza solo un’ora al giorno. Recenti ricerche confermano inoltre, che il sonno è fondamentale per il funzionamento mentale e fisico del nostro organismo e che quando è insufficiente o non adeguato è correlato all’insorgenza di malattie cardiovascolari, disfunzioni metaboliche e diabete. In materia di apprendimento, invece, le evidenze scientifiche riportano che l’uso eccessivo di smartphone – a meno che non sia finalizzato a ricerche inerenti allo studio – può determinare un approccio superficiale all’approfondimento, minore concentrazione, maggiore tendenza alla distrazione con conseguenti scarsi risultati scolastici.

L’iperattività legata all’utilizzo dei device è connessa a una maggiore distrazione cognitiva. Come emerge dai recenti dati dei CDC americani (Centers for Disease COntrol and Prevention), gli Stati Uniti hanno registrato nel 2018 un aumento del 5% degli incidenti mortali che coinvolgono gli adolescenti: tra le cause, un utilizzo improprio dello smartphone da parte dei ragazzi impegnati ad ascoltare musica, giocare o rispondere ai messaggi mentre camminavano o attraversavano la strada.

Inoltre, anche la vista risente in particolar modo dell’esposizione a tablet o smartphone. Dalla secchezza oculare al bruciore, il ragazzo può arrivare ad avvertire una sensazione di corpo estraneo nell’occhio. L’eccessivo uso degli smartphone può influenzare lo sviluppo di una condizione chiamata ‘esotropia acquisita concomitante’. Ovvero può causare una tipologia di strabismo che si verifica quando appare una forma di diplopia che coinvolge dapprima solo la visione lontana e poi anche quella ravvicinata.

Un utilizzo eccessivo, infine, può provocare dolori muscolari e articolari. Alcuni studi hanno evidenziato che il 70% degli adolescenti manifesta dolore al collo, il 65% alla spalla e nel 46% dei casi il dolore si estende ai polsi e alle dita. Alcuni ricercatori hanno scoperto che l’invio di messaggi di testo è uno dei fattori che contribuisce maggiormente allo stress della colonna vertebrale cervicale e del collo negli utenti iperconnessi, ovvero quelli che trascorrono più di 5 ore al giorno.

COME RICONOSCERE E PREVENIRE LA DIPENDENZA DA SMARTPHONE

LE RACCOMANDAZIONI DEI PEDIATRI SIP:

– Parla con tuo figlio – è importante favorire una comunicazione aperta tra genitore e adolescente, spiegando ai ragazzi cosa vuol dire un utilizzo positivo e intelligente dei media device, prestando attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti e ricordando loro che è indispensabile proteggere la privacy online per tutelare se stessi e la propria famiglia

– Comprendi, impara e controlla – il genitore dovrebbe monitorare il tempo che il proprio figlio spende su tablet, smartphone e pc, imparando per primo le tecnologie a disposizione per poterle comprendere per quanto è possibile, giocando insieme a lui e condividendo per quanto possibile le attività sui media device

– Stabilisci limiti e regole chiare – occorre limitare il tempo di utilizzo di smartphone, tablet e pc durante il giorno o nei fine settimana, stabilendo orari precisi di divieto per esempio durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari. Considerare i media come un’opportunità per tutta la famiglia per vedere insieme film o condividere contenuti social o messaggi in chat e video

– Dai il buon esempio – come genitore l’esempio è fondamentale, per questo mamme e papà dovrebbero limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti; è importante inoltre che i genitori scelgano sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network

– Fai rete – è indispensabile la collaborazione tra genitori, pediatri e operatori sanitari per tutelare e sostenere i ragazzi attraverso campagne di informazione che forniscano una maggiore consapevolezza degli aspetti positivi ma anche dei rischi che presenta l’uso eccessivo dei media device 

Ecco i criteri diagnostici per riconoscere la dipendenza da smartphone negli adolescenti (elaborati da studi della Corea del Sud).

Si utilizza in maniera errata lo smartphone se si presentano tre o più dei seguenti sintomi:

– Difficoltà a resistere all’impulso di utilizzare lo smartphone

– Irritabilità e ansia durante un periodo di astinenza da smartphone

– Uso dello smartphone per un periodo più lungo di quanto vorresti

– Desiderio persistente e/o tentativi falliti di abbandonare o ridurre l’uso dello smartphone – Incapacità a staccarsi dallo smartphone

– Uso eccessivo e prolungato degli smartphone nonostante la conoscenza di un problema fisico o psicologico causato dall’iperconnessione

Si ha già un danno se si hanno due o più dei seguenti sintomi:

– l’uso eccessivo di smartphone comporta persistenti o ricorrenti problemi fisici o psicologici

– l’uso dello smartphone avviene in una situazione di pericolo fisico (ad es. uso di smartphone mentre si guida o si attraversa la strada) o di rischio di altre conseguenze sulla vita quotidiana

– l’uso eccessivo dello smartphone compromette le relazioni sociali, i risultati scolastici o le prestazioni lavorative

– l’uso eccessivo di smartphone ‘ruba’ il tuo tempo

Qui invece il decalogo della Sip per cogliere i campanelli d’allarme di un’eventuale dipendenza da device:

– Aumento o perdita di peso

– Mal di testa e mal di schiena

– Disturbi visivi o problemi agli occhi

– Modifiche nei ritmi del sonno

– Scarsa igiene personale

– Connessione online che sostituisce i rapporti dal vivo

– Mancanza di interessi nelle attività della vita quotidiana e incapacità di parlare di cose diverse da quelle che si vedono in internet

– Scarsi risultati scolastici

– Sintomi da astinenza quando il dispositivo è inaccessibile

– Controllo compulsivo delle informazioni online

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