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Mirandola, Mattarella nel cratere 5 anni dopo: “Giusto partire da scuole e aziende”/VIDEO

Oggi il presidente della Repubblica è in visita nei luoghi del cratere del terremoto che nel maggio del 2012 ha colpito duramente l'Emilia

Pubblicato:29-05-2017 10:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:16

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MIRANDOLA (Modena) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Mirandola, nel cratere del sisma 2012. Mattarella sta partecipando nell’aula magna della scuola “Rita Levi Montalcini” al convegno sui cinque anni dal terremoto, dopo essere stato accolto dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, dal prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, dal presidente della Provincia, Giancarlo Muzzarelli, dal sindaco Maino Benatti. Quest’ultimo ha aperto i lavori dicendo che il terremoto “ci ha piegato ma non spezzato“, e salutando i familiari delle vittime del sisma presenti.

Al convegno, organizzato dalla Regione, si condividono anche in presenza dell’architetto Mario Cucinella le esperienze legate alla ricostruzione del patrimonio scolastico emiliano, tra progettazione architettonica e innovazione didattica. La cerimonia è stata aperta dall’inno nazionale eseguito dall’ensemble di trombe “do re mi fa sol la si” della Fondazione scuola di musica C.G. Andreoli. A seguire, il capo dello Stato visiterà alcune tra le opere pubbliche ricostruite, accompagnato dall’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, e visiterà il Tpm, Technology park for medicine, la biblioteca comunale “Eugenio Garin” e le scuole elementari “Dante Alighieri”.



“GIUSTO RIALZARE PRIMA AULE-AZIENDE”

“Guardiamo con fiducia al presente e al futuro, c’è ancora lavoro da fare nei centri storici e sugli edifici pubblici, che rappresentano l’identità dei territori. Ma proprio per questo si tratta di edifici più pazienti: è stato giusto nella ricostruzione dare la precedenza a scuole e imprese”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si rivolge alla platea dell’aula magna della scuola “Montalcini” di Mirandola, dove tutte le istituzioni e le autorità lo accolgono ricordando i cinque anni del sisma emiliano del 29 maggio. Il capo dello Stato, dunque, mostra di apprezzare il modello di ricostruzione emiliano, che appunto ha fruttato risultati concreti sul fronte aziende e scuole, ricordando comunque che anche nei centri storici la stessa ricostruzione, più complessa e alle prese coi vincoli di sovrintendenza, è avviata. “Questo- evidenzia poi Mattarella in sala- non è un giorno di festeggiamenti, ma di apprezzamenti per il lavoro fatto, ora bisogna continuare. Avete il sostegno di tutta l’Italia- si rivolge il presidente della Repubblica a sindaci e autorità- in questo impegno, auguri”.


“NOSTRO TERRITORIO FRAGILE, CURARLO”

“C’è una particolarità che questo evento di cinque anni fa ha ricordato al nostro Paese, ancora una volta: la fragilità del nostro territorio nazionale. Tre anni prima c’era stato il terremoto dell’Aquila, quattro anni dopo c’è stato quello del centro Italia. Questi eventi richiamano l’esigenza di curare il nostro territorio e mettere in sicurezza le sue strutture abitative e produttive”. Lo segnala il presidente della Repubblica Mattarella. “Qui- continua il capo dello Stato a proposito della ricostruzione in Emilia-Romagna- avete ricostruito e state ancora ricostruendo con standard di sicurezza, per condizioni di maggiore tranquillità. Sono condizioni che vanno estese ovunque, che vanno realizzate anche nelle zone di recente colpite”. Mattarella l’ha detto prima che Vasco Errani, l’ex governatore e commissario alla ricostruzione in Emilia-Romagna oggi impegnato nello stesso ruolo nell’Italia centrale, ricevesse in sala, presente, un lungo applauso, dopo l’omaggio dal palco del governatore Stefano Bonaccini; così come l’ha ricevuto (a distanza) l’allora capo della Protezione civile Franco Gabrielli per il suo lavoro in quei difficili mesi del 2012 e non solo.

Mattarella prosegue parlando nell’aula magna “Montalcini”, e rifacendosi anche alle parole sul palco prima di lui dell’architetto Mario Cucinella: “Avete scelto le scuole e le aziende come priorità della ricostruzione. Dico grazie al corpo docente per l’attività scolastica mai interrotta, e non poteva che essere così nella terra di Pico della Mirandola. È stato questo il primo segno della capacità di riprendere una vita normale. Come sottolinea Cucinella, è vero: una scuola o un’azienda accogliente, osserva Mattarella, consente di studiare o lavorare meglio”. In questo senso, il presidente della Repubblica ha lodato imprenditori e lavoratori del cratere emiliano: “Le aziende grazie a imprenditori e lavoratori sono state capaci di far fronte alle difficoltà migliorando addirittura le condizioni produttive. C’è stata la solidarietà di un intero paese, il sostegno pubblico, ma il merito di imprenditori e lavoratori- rimarca Mattarella- è davvero esemplare”.

di Luca Donigaglia, giornalista professionista

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