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Neonata senza vita in un cassonetto a Milano, era avvolta in una felpa

A notare il corpicino è stato un uomo che ha detto di aver creduto fosse una bambola: indaga la Squadra mobile

Pubblicato:29-04-2023 14:11
Ultimo aggiornamento:30-04-2023 18:48

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BOLOGNA – Era dentro un cassonetto di quelli per la raccolta degli indumenti usati destinati alla Caritas, avvolta dentro una felpa: così ieri sera a Milano è stata trovata, morta, una neonata. È successo nel quartiere di Città Studi. Il cassonetto in cui la piccola è stata lasciata è giallo e si trova sul marciapiede all’angolo tra via Sandro Botticelli e via Cesare Saldini.

LA MANINA CHE SPORGEVA

A trovare il corpo della neonata è stato un uomo che verso le 20 di venerdì 28 aprile camminava sul marciapiede: passando accanto al bidone, ha visto una manina sporgere da un fagotto. Il corpo della neonata, infatti, era avvolto dentro una felpa rossa ed era appoggiato sul ripiano su cui si devono inserire gli abiti, come a fare in modo che fosse visto. All’inizio l’uomo, ha spiegato, aveva pensato si trattasse di una bambola. È sopraggiunta una seconda persona, i due si sono confrontati perplessi. “Secondo te è una bambola o un bambino?“, poi la chiamata di allarme. Ma la piccola ormai era morta.

AL VAGLIO LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE

Sono subito scattate le indagini, di cui si occupa la Squadra mobile. Sono in corso le verifiche sulle telecamere della zona e di quelle posizionate sugli autobus in cerca della persona che possa aver portato e lasciato il corpo della piccola, chissà se vivo o già morto. La zona è piena di case e c’è molto passaggio, quindi il pianto di un neonato avrebbe dovuto o potuto essere sentito facilmente. L’ipotesi forse più plausibile è che il corpo sia stato lasciato lì quando ormai era privo di vita: le indagini cercheranno di capire come sono andate le cose. Sono in corso anche verifiche anche negli ospedali per capire se qualche donna si sia rivolta a un ospedale per essere curata dopo il parto.


L’autopsia sul piccolo corpicino potrà aiutare a comprendere se la bambina sia nata morta o viva. È stata trovata insieme a una parte della placenta, quindi si presume fosse stata partorita da poche ore.

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I PRECEDENTI CASI

Nelle ultime settimane la città di Milano è già balzata nei titoli delle prime pagine per altri casi riguardanti neonati. Se quella di oggi è una tragedia, dal momento che la neonata è stata trovata morta (bisognerà appunto capire se lo fosse già prima dell’abbandono), gli altri due casi riguardavano neonati lasciati in custodia a ospedali. Il primo caso è stato quello di Enea, lasciato il giorno di Pasqua, nella culla per la vita della clinica Mangiagalli insieme ad un biglietto scritto dalla sua mamma. Il secondo caso è stato quello di una neonata lasciata all’ospedale Buzzi da una donna senza fissa dimora che ha spiegato di aver partorito la bambina in un capannone ma di non poterla tenere. Poi se ne è andata.

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(Le immagini sono tratte da Google Maps)

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