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In un video gli abusi sui migranti, peggiora lo scontro tra Filippine e Kuwait

Nuovi casi di violenza ai danni di lavoratori filippini emigrati nel Paese del Golfo

Pubblicato:29-04-2018 15:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:49

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ROMA – Si sta aggravando la crisi diplomatica tra Filippine e Kuwait a seguito di nuovi casi di violenza ai danni di lavoratori filippini emigrati nel Paese del Golfo. Nei giorni scorsi, la diffusione di un video che dimostrerebbe tali abusi ha spinto le autorità di Kuwait City a espellere l’ambasciatore filippino Renato Pedro Villa e a richiamare il proprio rappresentante diplomatico da Manila. Nel filmato – divenuto virale sul web – si vedrebbe un membro dello staff diplomatico soccorrere una donna filippina, apparentemente picchiata dal datore di lavoro per il quale prestava servizio come domestica. Le autorità hanno anche arrestato quattro membri dello staff diplomatico delle Filippine, violandone l’immunità e acuendo così la crisi.

Secondo dati ufficiali di Manila, sono 260mila i lavoratori che risiedono in Kuwait. Molti i casi di violenze testimoniati da questi ultimi. Qualche mese fa è stata anche uccisa una collaboratrice domestica. Il corpo, trovato nella cella frigorifera dell’abitazione, riportava segni di tortura.

Dopo le critiche ricevute di aver fatto poco per proteggere i propri lavoratori all’estero, il governo di Manila ha deciso di vietare gli espatri verso il Kuwait e rimpatriato circa 10mila connazionali. A inizio mese il presidente Rodrigo Duterte aveva annunciato di voler compiere un viaggio a Kuwait City, anche in vista della sigla di un memorandum d’intesa volto a rafforzare le tutele per i lavoratori filippini. I fatti degli ultimi giorni, però, potrebbero determinare l’annullamento del programma..


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