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Governo, Calenda: “Il Pd non può fare da ruota di scorta a Di Maio”

"Non ho mai detto che non bisogna discutere, forse sono stato un po' arrogante quando ho detto 'strappo la tessera'"

Pubblicato:29-04-2018 13:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:49

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ROMA – Un governo tra M5s e Pd porterebbe a “un conflitto continuo e questo non fa bene fa al paese, non ne ha bisogno. Bisogna sedersi al tavolo con una proposta che non è fare la ruota di scorta al governo Di Maio”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, a ‘1/2 h in più” su Raitre.

“OK PARLARE CON M5S, MA PROPOSTA SIA GOVERNO ISTITUZIONALE”

“In politica è sempre bene sedersi al tavolo, ma dobbiamo avere una nostra proposta” che può essere “un governo istituzionale serio, aperto a tutti i partiti anche se con figure non riconducibili ai partiti” dice ancora Calenda, ospite a ‘1/2h in più’ su Raitre. “Ho detto se facciamo una alleanza politica con il M5s ‘strappo la tessera’ e forse sono stato un po’ arrogante, ma non ho mai detto che non bisogna discutere“.

Carlo Calenda non si sbilancia sul profilo del premier di questo governo istituzionale: “Non lo so, io sono un po’ scettico sui governi dei professori perchè penso che oggi la grande questione è gestire la realtà e la teoria, soprattutto economica, ha dimostrato un limite enorme”. Questo governo deve avere “degli obiettivi che partano dagli obblighi internazionali e deve mettere mano alla legge elettorale e al sistema istituzionale con una clausola di supremazia che permetta ai prossimi di governare”, conclude.


“DIVERSITÀ FORTISSIMA TRA PD E M5S, E LORO SI CREDONO MORALMENTE SUPERIORI”

“C’è una diversità fortissima tra M5s e Pd. Io mi trovo ad affrontare alcuni problemi, come l’Ilva e il Tap. Su entrambi la linea dei 5 stelle è abbandonare il Tap e chiudere l’Ilva. Il governo è fatto tutti i giorni di queste scelte”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, a ‘1/2 h in più’ su Raitre. Poi il Movimento ha fatto della “propria superiorità morale un elemento distintivo dicendo ‘voi del Pd siete dei farabutti‘, la superiorità morale rende molto difficile la compatibilità di governo”, insiste.

“Io non saprei come spiegarlo a un elettore di centrosinistra che questa è una soluzione”. Sicuramente il Pd “ha perso le elezioni ma nessuno ha vinto”, continua. Calenda vede nel Movimento 5 stelle “tatticismo politico per spaccare il Pd e il Pd sarebbe molto ingenuo a caderci”. Ultimo riferimento al tavolo per Roma che il ministro aveva messo in piedi con la sindaca Raggi: “Quando si passa dalle dichiarazioni di principio alle cose c’è da parte loro grande incompetenza”.

“BENE PARLI RENZI, COSÌ LA FINIAMO COI PASDARAN”

“Il fatto che Renzi prenda la parola direttamente è molto importante perchè il Pd è anche un po’ fratturato da tutte queste contrapposizioni che si fanno per interposta persona. E’ importante che ci sia un dibattito, ma lo si deve fare in prima persona”, dice Calenda. “Io l’ho proposto da tempo: bisognerebbe fare una segreteria allargata che metta dentro Gentiloni, Renzi, Veltroni, Enrico Letta…una segreteria costituente. Lì si devono parlare le anime del partito, non attraverso i pasdaran. Sarebbe una cosa giusta, io credo che è una cosa che potrebbe fare Martina”, sottolinea.

“Siamo in un momento di frizione”, continua Calenda. La segreteria Pd ‘costituente’ “l’ho proposta in una intervista a Repubblica e non è possibile che ogni volta che si propone qualcosa dopo un quarto d’ora c’è Orfini e tutti gli altri che mi bastonano, se invece poi dico che è sbagliata un’intesa con il M5s arriva Boccia con Emiliano che fa lo stesso”. Insomma, “bisogna fermarsi un attimo e ricostituire un meccanismo che deve essere collegiale dove Renzi deve stare dentro perchè la sua esperienza è importante, ma deve essere diretta”, sottolinea Calenda. La “sfida di maturità” che ha oggi Renzi è “lavorare in una struttura larga, senza essere il solo a dare la linea, penso che lui abbia tutte le carte per riuscirci”

“M5S ONDIVAGO, LINEA LA DARANNO GRILLO-CASALEGGIO”

“Il problema del M5s è solo andare al governo, poi la linea la daranno Grillo e Casaleggio”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, a ‘1/2 h in più’ su Raitre. “C’è ancora tantissima propaganda nel M5s, è un partito che prima delle elezioni sostenenva il referendum sull’euro, io non do credibilità a Di Maio che ha un comportamento ondivago e che cambia il programma proprio quando deve andare lui a Palazzo Chigi”. Il M5s ha “una leadrship carismatica- insiste- che non è Di Maio ma Grillo, è dall’esterno che arrivano delle svolte. Vogliamo scommettere che se si pone il problema della leadership si riapre il forno con la Lega?”, si chiede.

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