ROMA – “Io sono per il dialogo. Senza nessuna subalternità e senza chiedere né fare abiure, dovremo valutare nel merito se ci siano le condizioni per il governo. Non a qualsiasi costo e non facendomi grandi illusioni. Se, come credo possibile, dovesse esserci un esito negativo del confronto, aver fatto una verifica empirica può chiarire le responsabilità in caso di ricorso al voto”. Così Andrea Orlando sul confronto tra Pd e M5s, in una intervista al Corriere della sera.
Condivide la pregiudiziale su Di Maio? “A me sembra difficile pensare che Di Maio possa essere il punto di equilibrio di due forze in così forte contrapposizione. Non lo dico con ragionamento partigiano, vale al contrario anche per l’elettorato grillino”, risponde.
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