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Ecco ‘FAST Heroes’, progetto didattico che insegna a riconoscere i principali sintomi dell’ictus

Rivolto ai bambini delle scuole primarie

Pubblicato:29-03-2023 16:04
Ultimo aggiornamento:29-03-2023 16:04
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FAST Heroes
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ROMA – FAST Heroes è una campagna didattica internazionale rivolta ai bambini delle scuole primarie che ha come obiettivo quello di insegnare loro, attraverso attività ludiche e video, a riconoscere i principali sintomi dell’ictus e a chiamare tempestivamente i soccorsi, trasformandosi così in supereroi che salvano i nonni dall’ictus cerebrale. Il protagonista del progetto, che si basa sul legame speciale che lega nonni e nipotini, è Matteo, un bambino che si trasforma in un eroe FAST e impara a combattere il ‘Trombo malefico’ per salvare la vita a Nonno Franco. Ideato dal Dipartimento di istruzione e politiche sociali dell’Università della Macedonia, il progetto FAST Heroes, al quale a livello internazionale hanno aderito ben 5.805 scuole, 11.235 classi, 251.666 alunni e 16.492 insegnanti, è sostenuto dalla World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus) e reso possibile grazie al supporto di Angels Initiative un’organizzazione internazionale volta al miglioramento dell’assistenza sanitaria, in particolare nel campo dell’ictus. Nel nostro Paese, ne è promotrice A.L.I.Ce. Italia Odv, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale che lo promuove a livello nazionale in occasione di Aprile mese della prevenzione contro l’Ictus.

“L’acronimo FAST che in inglese vuol dire veloce- dichiara il Prof. Danilo Toni, Direttore Unità Trattamento Neurovascolare Policlinico Umberto I di Roma– sottolinea l’importanza del fattore tempo, ci aiuta a ricordare i principali sintomi dell’ictus cerebrale: F come face (faccia): chiedere alla persona che manifesta sintomi al volto (il più comune è la ‘bocca storta’) di sorridere per verificare una eventuale paresi facciale; A come arms (braccia): chiedere di provare a sollevare entrambe le braccia, non sottovalutando se anche solo una non riesce a stare su; S come speech (linguaggio): chiedere di ripetere o elaborare una frase semplice (in caso di ictus si hanno grandi difficoltà a eseguire questo facile compito); T come time (cioè tempo) ma anche come telefono: riscontrando uno qualunque di questi sintomi è importante chiamare i soccorsi (112) il più velocemente possibile. L’ictus è una patologia tempo dipendente: i risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alle terapie disponibili (trombolisi e trombectomia meccanica) sono strettamente legati, infatti, alla precocità con cui si interviene”, conclude il prof. Toni.

“L’età media delle persone colpite da ictus cerebrale è di 70 anni- dichiara la dottoressa Nicoletta Reale, Past President di A.L.I.Ce. Italia Odv– e, secondo i dati sociodemografici, fino al 50% di loro sono nonni che si prendono cura dei nipoti almeno un paio di volte alla settimana. Da qui è nata l’idea: e se fossero proprio i nipoti il veicolo attraverso il quale informare ed educare i nonni e i parenti? Punto di forza del Progetto è proprio la capacità di insegnare ai bambini i principali sintomi dell’ictus e, allo stesso tempo, il numero da chiamare in caso di ictus in corso. Il tutto attraverso i racconti degli eroi FAST, ciascuno alle prese con il ‘Trombo malefico’ e con uno specifico sintomo che intacca le sue speciali capacità. Nonno Franco, ad esempio, è un campione in fatto di smorfie ma, quando è stato colpito dal Trombo, ha momentaneamente perso la capacità di muovere un lato del viso. A salvarlo è il piccolo nipote, Matteo, che come un vero supereroe ha chiamato i soccorsi correttamente in tempi rapidi”.


Il progetto comprende una vasta gamma di attività e si articola su tre differenti piani di formazione rivolgendosi a insegnanti, famiglie e bambini/e. I materiali proposti sono ovviamente adatti all’età dei bambini delle scuole primarie e le varie attività, distribuite nell’arco di 5 settimane, insegneranno loro quali siano tre dei sintomi più comuni dell’ictus e, soprattutto, a chiamare subito il 112. Al sito web dedicato al progetto si affianca anche una sezione riservata all’interno della piattaforma EDUCAZIONE DIGITALE: uno spazio interamente dedicato agli insegnanti per consentire loro di informarsi, avere accesso a tutte le risorse formative e strutturare le lezioni in maniera semplice ma efficace.

“Siamo certi che l’incredibile entusiasmo dei bambini, la loro voglia e facilità di apprendere e condividere quanto hanno appreso anche a casa possano incoraggiare la successiva diffusione del messaggio al resto della famiglia, in particolare ai nonni con cui solitamente passano molto tempo- afferma Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv– Riconoscere i sintomi dell’ictus è molto importante: è infatti fondamentale che chi ne presenta anche solo uno sia portato il più rapidamente possibile negli ospedali dotati dei centri organizzati per il trattamento di questa malattia, cioè le Unità Neurovascolari (Centri Ictus – Stroke Unit). Solo così si può pensare di ridurre il rischio di mortalità, evitare ictus particolarmente gravi e cercare di limitare danni futuri e, in particolare, le conseguenze di disabilità di varia entità, molto spesso invalidanti per la persona colpita e drammatici per il suo nucleo familiare”.

Tutti i dettagli su come aderire alla campagna Fast Heroes sono disponibili sul sito http://fastheroes.com. Possono iscriversi scuole, insegnanti, classi oppure anche singoli bambini, con la supervisione dei genitori. Una volta registrati, all’interno dell’area riservata sarà possibile trovare tutti i materiali didattici ed entrare a far parte della community di Fast Heroes.

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