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Vaccino, Galli: “Liberi tutti è una visione irresponsabile. Con questo discorso parecchi morti”

"In Italia i casi di contagio, anche se in incremento, sono sottostimati", ha detto l'ex direttore di malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano

Pubblicato:29-03-2022 10:39
Ultimo aggiornamento:29-03-2022 10:39

massimo galli
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ROMA – Il brusco stop in Italia di prime e terze dosi di vaccino anti Covid-19 si spiega “quando corre voce che la variante omicron è blanda e che c’è un ‘liberi tutti’ perchè la faccenda si sta risolvendo, con una visione assolutamente irresponsabile nei confronti di quello che, invece, potrebbe accadere. Con questo discorso della speranza abbiamo visto parecchi morti”. Lo ha detto l’ex direttore di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ospite di ‘Agorà’ su Rai 3.

“Pur essendo francamente del parere, come tutti credo, che si debba cercare di fare di tutto per vivere e per tenere aperto tutto quello che si può– ha aggiunto l’esperto- almeno però facciamo quello che è consentito e possibile per prevenire”.
Si vuole dire a tutti i costi che il problema è ormai alle nostre spalle. Piacerebbe ma ritengo che questa cosa non possa essere messa nel dimenticatoio“, ha concluso.

CASI IN ITALIA IN INCREMENTO MA SOTTOSTIMATI

E’ evidente che in Italia i casi di contagio da Covid-19, anche se in incremento, siano sottostimati. C’è un confronto con la Germania, che ha visto 5 milioni di casi nei 28 giorni precedenti il 23 marzo, con 5mila morti. Noi, nello stesso periodo, avevamo dichiarato 1 milione e 400mila casi e 4.500 morti. È dunque evidente che ci sia qualcosa che non va già da questo confronto, visto che l’andamento in crescita è stato un andamento di casi del tutto comparabile ma non per quanto riguarda i numeri”, ha proseguito l’ex direttore di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “Abbiamo avuto tutti quei morti comparabili a quelli della Germania- ha precisato Galli- un numero di casi inferiore in un momento comunque in cui i nostri casi crescevano. Probabilmente non crescevano abbastanza in termini di definizione reale di caso“, ha concluso.


PER IMMUNODEPRESSI TERAPIA SOSTITUTIVA CON MONOCLONALI

Il discorso della quarta dose con il vaccino di sempre, che è il vaccino che protegge molto bene per il virus che circolava nel marzo del 2020, è una questione che non è stata ancora risolta da una chiarezza dei dati. Nei gravi immunodepressi sappiamo che una quarta dose migliora un po’ la situazione, ma in realtà proprio in loro credo si debba cercare di affrontare il problema di una terapia sostitutiva con anticorpi monoclonali, sperando che l’unico a disposizione per una somministrazione facile, recentemente resosi disponibile, sia in grado di coprire bene nei confronti di omicron 2″, ha detto Massimo Galli ospite di ‘Agorà’ su Rai 3.
Per quanto riguarda, invece, i monoclonali preventivi dell’evoluzione della malattia verso la malattia grave– ha aggiunto- con omicron 2 abbiamo molti problemi. Possiamo contare solo su uno che funziona con omicron 1 e con omicron 2 dobbiamo fondarci soprattutto sugli antivirali, che funzionano bene”.
“Sul fronte della quarta dose ai molto anziani- ha infine spiegato Galli- c’è una grande differenza individuale rispetto alla risposta anticorpale: ci sono persone con una validissima risposta dopo le tre dosi, che persiste per un tempo significativo, e ci sono persone in cui, invece, la risposta proprio non c’è“, ha concluso.

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