NEWS:

Vaccino, Musumeci: “Da Figliuolo impegno per 110mila dosi dopo Pasqua”

Pubblicato:29-03-2021 16:25
Ultimo aggiornamento:29-03-2021 16:25

musumeci
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – “Da parte del generale Figliuolo c’è stato l’impegno a mandare in Sicilia 110mila vaccini contro il Covid-19 dopo Pasqua: spero che possa essere mantenuto per mettere in condizione i nostri hub vaccinali nelle condizioni di lavorare giorno e notte”. Così il governatore siciliano, Nello Musumeci, nel corso di ‘Oggi è un altro giorno, su Rai 1, tornando sulla visita del commissario straordinario per l’emergenza coronavirus a Messina e Catania, avvenuta sabato.

MUSUMECI: “SE SPUTNIK AUTORIZZATO PRONTI A TRATTARE DIRETTAMENTE

Riguardo al vaccino Sputnik il governatore ha poi aggiunto: “se dovesse essere autorizzato dall’Agenzia del farmaco chiederemo una deroga a Roma per potere trattare direttamente”. “Non porrei una pregiudiziale atlantista rispetto un tema come il vaccino – spiega Musumeci -. Capisco i problemi ‘politici’, anche se faccio fatica a comprenderli, ma noi siamo per accettare anche lo Sputnik se dovesse essere autorizzato”.

LEGGI ANCHE: La Regione Campania acquisterà il vaccino russo Sputnik


MUSUMECI: IN ISOLE MINORI DOSI AD ABITANTI E OPERATORI TURISMO

“Per la vaccinazione nelle isole minori abbiamo una strategia – avverte il governatore – vorremmo iniziare la somministrazione del vaccino anti-Covid sia agli abitanti che agli operatori turistici. L’isola, di per sé, è un luogo più sicuro e meno esposto alla pandemia, inoltre c’e’ bisogno di iniziare a lavorare prima che si entri nella stagione turistica vera e propria. Aspettiamo l’autorizzazione da parte del commissario nazionale per l’emergenza per potere avviare la somministrazione nelle piccole isole: appena avremo il disco verde partiremo”.

LEGGI ANCHE: Vaccino, De Luca: “Priorità a operatori del comparto turistico-alberghiero”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it