ROMA – A fine febbraio le posizioni lavorative occupate da donne erano circa 76.000 in meno rispetto a un anno prima; quelle occupate da uomini erano invece 44.000 in più: la differenza tra le due grandezze ammontava a circa 120.000 posizioni. È quanto emerge dalla nota congiunta del Ministero del Lavoro e dalla Banca d’Italia ‘Il mercato del lavoro: dati e analisi’.
LEGGI ANCHE: Legge sulla parità retributiva, ok in Commissione Lazio: “Donne, prendiamoci spazio”
Tale divario può dipendere da molteplici condizioni tra cui l’eterogeneità dell’evoluzione della domanda di lavoro, più sfavorevole nei comparti dove la presenza femminile risulta più diffusa, e dell’offerta di lavoro.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it