ROMA – Le autorità di Malta hanno arrestato cinque persone sospettate di essere responsabili del dirottamento di un mercantile, El-Hiblu 1, che aveva salvato circa cento migranti alla deriva nel Mediterraneo. La El-Hiblu 1, una volta prese a bordo le persone – tutte disarmate – ha fatto rotta verso la Libia per riportare indietro i naufraghi. Preoccupati, alcuni migranti hanno quindi assunto il controllo dell’imbarcazione e puntato verso il porto europeo più vicino, quello di La Valletta.
Le autorità nella prima mattinata di ieri hanno tuttavia proceduto ad abbordare il mercantile e provveduto a prendere in carico i migranti a bordo. Ora gli arrestati incorreranno in un procedimento giudiziario, mentre donne e minori sono stati trasportati in centri di accoglienza.
Da tempo i difensori dei diritti umani avvertono che la Libia non è un Paese sicuro per chi decide di emigrare, denunciando che nei centri di detenzione – legali o illegali – si perpetrano violenze, con minacce, torture, violenze sessuali, anche su donne e minori. Non verrebbero inoltre garantiti i bisogni di base quali cibo, servizi ingienico-sanitari e assistenza medica, come attestano diversi report delle Nazioni Unite o inchieste giornalistiche.
A oggi però i Paesi europei risultano profondamente divisi sulla politica da adottare sulla questione migratoria.
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