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Carceri, Report Forum Giovani: “Il 41% dei detenuti minori è straniero”

NAPOLI - In Italia "occorre abolire il reato di immigrazione

Pubblicato:29-03-2016 16:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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carceri-detenutiNAPOLI – In Italia “occorre abolire il reato di immigrazione clandestina” e “nominare piu’ celermente i garanti dei detenuti”. Sono due delle misure sostenute dal gruppo di lavoro sulla situazione carceraria istituito dal Forum Nazionale dei Giovani, che presentera’ il suo report sul tema a Napoli giovedi’ prossimo. L’appuntamento partenopeo, il primo di un “tour” nazionale, e’ previsto alle 11.30 presso il Consiglio Regionale della Campania. Saranno presenti il Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, i consiglieri regionali Gianpiero Zinzi, Enzo Maraio e Bruna Fiola, i componenti del gruppo di lavoro Luigi Iorio e Virgilio Falco e la garante dei detenuti Adriana Tocco.

Un forte sovraffollamento degli istituti di pena- nell’ultimo decennio- ha favorito il proliferare di malattie, una vera e propria emergenza sanitaria anche per tutti coloro che vivono e lavorano in carcere. Situazione che ha visto condannare l’Italia dalla CEDU” dichiara l”avvocato Luigi Iorio. E anche se, grazie a interventi recenti del ministro della Giustizia Andrea Orlando e all’abolizione della Fini-Giovanardi, “Il sovraffollamento carcerario degli ultimi decenni ormai sembra attenuato– prosegue Iorio- attualmente sono 52.846 i detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 49.504 posti a disposizione nei 195 carceri nazionali”. “La percentuale di stranieri sulla popolazione carceraria- dichiara ancora Iorio- e’ del 32 per cento. In Europa ci si ferma al 14 per cento”. “I detenuti presenti negli Istituti Penali per Minorenni al 28 febbraio 2015 sono 407, di cui 168 (il 41 per cento) stranieri. Tra i detenuti presenti, 175 in attesa di giudizio, vale a dire circa il 43 per cento del totale. Infine vi e” la spiacevole problematica legata alle mamme detenute. Ci sono bambini che scontano la pena insieme alle loro madri” conclude Iorio, e sulla notizia “positiva” della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, commenta: “non tutte le nuove strutture denominate REMS sono funzionanti”.


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