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Violenza sulle donne, la ministra Bonetti: “La relazione madre-figlio va preservata”

Intervista dell'agenzia Dire alla ministra per le Pari opportunita' e alla famiglia, Elena Bonetti. Di Nico Perrone e Silvia Mari

Pubblicato:29-02-2020 15:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:04
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ROMA – “Stiamo guardando con attenzione al rapporto madri-figli nell’ambito della violenza domestica che sta emergendo come questione importante nel nostro Paese” ha detto la ministra alle Pari Opportunita’ e alla Famiglia, Elena Bonetti, intervistata dall’agenzia Dire.

Spesso “i figli assistono e spesso le donne non denunciano perche’ temono di non essere riconosciute nella loro capacita’ genitoriale. Costruiremo un focus importante su questo- ha detto ancora Bonetti- perche’ la relazione madre-figlio nell’ambito della violenza e’ uno degli elementi che va custodito e preservato con priorita’ del soggetto debole che e’ il minore”.

Non a caso il tema era entrato anche nello spot, bello e significativo, promosso dal Ministero per la giornata del 25 novembre.


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Ma non e’ tutto, la ministra ha parlato di “sostegno alle donne nel percorso di post denuncia“, presentando tra le misure in campo “il bando nazionale da due milioni di euro per il microcredito di liberta’ e ricordando quindi la subdola violenza economica” che grava su moltissime donne italiane.

La ministra Bonetti ha ricordato infine il “finanziamento di centri antiviolenza e case rifugio con 30milioni di euro, all’inizio del mandato e l’implementazione del codice rosso”.

MINISTRA BONETTI: CON FAMILY ACT ARRIVA ASSEGNO UNIVERSALE

Denatalita’ e assegno per tutti i nuovi nati, conciliazione lavoro e famiglia, corresponsabilita’ genitoriale. Sono i punti al centro del ‘Family Act” che la ministra delle Pari opportunita’ e della Famiglia, Elena Bonetti, ha illustrato all’agenzia Dire.

Si tratta di una “proposta progettuale multidimensionale. Un collegato istituito nella legge di bilancio, gia’ pronto e al vaglio del Consiglio dei Ministri”. La ministra Bonetti, partendo dai numeri con cui l’Istat ha confermato la denatalita’ italiana ai minimi storici, ha sottolineato come attraverso questa proposta sia finalmente arrivata al cuore delle Istituzioni la “consapevolezza sull’emergenza che la denatalita’ rappresenta“.

Le misure previste sono: “L’assegno universale a partire dal 2021 per tutti i figli, dalla nascita alla vita adulta; per il 2020 sara’ per i nuovi nati; l’entita’ dell’assegno variera’ con il reddito e ci sara’ un coefficiente premiante per il terzo figlio”.

Le misure non saranno “sussidi assistenziali” ha tenuto a sottolineare la ministra che ha anche annunciato “il raddoppio per il contributo all’iscrizione all’asilo nido che arrivera’ fino a 3 mila euro”.

Tra le proposte del ‘Family Act’ “il sostegno alle spese per tutti i percorsi educativi, perche’ l’educazione- ha detto ancora Bonetti- non e’ un fatto privato, e’ cosi’ che costruiamo le pari opportunita’”.

E proprio a questo proposito la ministra ha ricordato che “la legge di bilancio ha finanziato il congedo dei padri a 7 giorni e nel collegato si parla anche di incentivi al lavoro femminile, di valorizzazione della maternita’ nel lavoro e protagonismo delle giovani coppie, anche attraverso il sostegno alle scelte abitative”.

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