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Da domani “Pronto badante” in tutta la Toscana

FIRENZE - Dal primo marzo il servizio pronto badante, rintracciabile

Pubblicato:29-02-2016 14:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:04

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Toscana_badantiFIRENZE – Dal primo marzo il servizio pronto badante, rintracciabile al numero verde 800.59 33 88, verrà esteso in tutta la Toscana. A darne l’annuncio l’assessore regionale al Sociale, Stefania Saccardi, che ha presentato così l’esito del progetto avviato come caso laboratorio nell’area fiorentina, durante il 2015. “Abbiamo raccolto in un anno di sperimentazioni nell’area fiorentina oltre 9.600 chiamate, 1.400 attivazioni di percorsi, quasi 900 attivazioni di assegni per l’inizio di un rapporto con un collaboratore familiare- ha spiegato durante una conferenza stampa-. Quindi, un progetto che ha avuto una grande attenzione dalle persone, che hanno saputo per la prima volta, perché questo è un progetto abbastanza singolare anche nel panorama nazionale, a chi rivolgersi in un momento di difficoltà, quando improvvisamente un proprio familiare viene dimesso dall’ospedale ancora in una condizione di non autosufficienza”. Questo può sfociare in un rapporto di lavoro con una badante, per il quale palazzo Strozzi Sacrati mette a disposizione anche un voucher di 30 ore a 300 euro: “Questo per capire se la persona scelta per la collaborazione familiare è quella giusta- ha proseguito Saccardi-, se il rapporto sia giusto. Consente peraltro di far emergere un po’ di sommerso, che purtroppo nel settore è particolarmente diffuso”.

L’investimento regionale è globalmente di 3,8 milioni di euro, dei quali 1 milione per voucher già pagati. Il progetto è rivolto a tutti gli anziani con più di 65 anni e per le famiglie non ci sarà bisogno di esibire una particolare soglia di situazione patrimoniale: “Abbiamo ritenuto che per un intervento abbastanza modesto non ci fosse bisogno di far impazzire le persone con le fasce dell’Isee, eppoi abbiamo pensato che fornire un servizio di orientamento ai servizi, alle persone dovesse essere un dovere delle istituzioni, indipendentemente dal reddito della gente”. Per la non autosufficienza, in un contesto più generale, la Giunta toscana ha deciso la settimana scorsa di stanziare ben 51 milioni di euro, alle quali si aggiungono le risorse da parte del governo. “Malgrado la non autosufficienza non sia riconosciuta fra i livelli essenziali di assistenza- ha precisato l’assessore- abbiamo deciso di farcene carico, sono quelle cose per le quali alcune Regioni pagano, anche se non sono tenute. Le persone non autosufficienti se non riusciamo ad assisterle in un percorso domiciliare si rivolgono poi alla rete ospedaliera- ha concluso Saccardi- e questa risposta sarebbe non solo eccessivamente costosa, ma anche inappropriata per i singoli bisogni”.

di Carlandrea Poli, giornalista


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