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Emiliano: “Costringere a tornare a scuola in presenza viola la Costituzione”

Il presidente della Regione Puglia: "Sulla scuola io sono contento che i pugliesi evitino la didattica in presenza perché è pericolosa, non solo per la scuola in sé per sé che potrebbe essere sicura ma perché in teoria c’è un milione di persone che va avanti e indietro, due volte al giorno ed è una cosa folle"

Pubblicato:29-01-2021 13:49
Ultimo aggiornamento:29-01-2021 13:50
Autore:

michele emiliano
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BARI – “Le decisioni sulla scuola le prende il governo. La Regione Puglia ha essenzialmente due compiti: tutelare il diritto dei cittadini che non desiderano la didattica in presenza, perché come tutte le presenze fisiche ha un margine di pericolo che è soggetta alla decisione dell’individuo. Nessuno può obbligare alla presenza. Chi pretende di dire a una famiglia “tu devi portare per forza fisicamente tuo figlio a scuola” viola il diritto alla salute previsto dalla Costituzione”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ad Andria.

L’obbligo di presenza durante una pandemia è inimmaginabile, è inconcepibile. Quindi – ha ribadito – noi stiamo tutelando il diritto alla salute, stiamo tutelando quelli che vogliono rimanere a casa, visto che la scuola a differenza di altri sistemi ha un sistema alternativo, che non è certamente all’altezza della didattica in presenza però è una buona composizione del sistema previsto dalla scuola stessa, che è la didattica a distanza che deve funzionare”.

Il presidente della giunta regionale si sofferma poi su un punto, ovvero, “la fatica molto grande degli insegnanti di avere una parte di ragazzi a casa e una parte di ragazzi in classe”. “Di qui – ha continuato Emiliano – le posizioni dei sindacati che tutelano i lavoratori: gli insegnanti si stancano in modo particolare come in una Rianimazione. Oggi in Rianimazione ci si stanca di più che nei giorni in cui non c’era il covid. Bisogna sopportare questa fatica e questo rischio”.

“Se gli insegnanti e i loro sindacati potessero fare questo piccolo gesto di generosità verso le famiglie e andare loro incontro sacrificandosi, come hanno fatto tutto l’anno e come hanno sempre fatto” e “se attraverso il dialogo riusciamo a gestire la logica sindacale e ad accettare che durante una pandemia anche a scuola ci sono più sacrifici che in tempi normali, io penso che troveremo un punto di equilibrio”, ha sottolineato.

“L’80% DELLE FAMIGLIE PUGLIESI VUOLE TENERE I FIGLI A CASA”

“Ho visto stamattina che l’80% delle famiglie pugliesi vuole mantenere a casa i propri figli: vuol dire che ci avevo visto giusto, nel senso che era evidente che quel diritto andava tutelato”, ha poi detto Emiliano parlando con i giornalisti. “Nelle scuole elementari questa percentuale è al 50% perché evidentemente ci sono esigenze di lavoro per le quali purtroppo le famiglie devono lasciare a scuola i figli”, ha aggiunto evidenziando che “effettivamente per i bambini più piccoli la didattica in presenza è più utile perché siamo all’inizio del percorso scolastico”.

FOLLE FAR MUOVERE UN MILIONE DI PERSONE

“Noi abbiamo molto migliorato la cura delle situazioni ordinarie però il numero delle persone che va in Terapia intensiva e che purtroppo anche muoiono è una funzione matematica legata al numero di contagiati. Ecco perché sulla scuola io sono contento che i pugliesi evitino la didattica in presenza perché è pericolosa, non solo per la scuola in sé per sé che potrebbe essere sicura ma perché in teoria c’è un milione di persone che va avanti e indietro, due volte al giorno ed è una cosa folle. Cioè noi teniamo chiusi bar e ristoranti e poi dovremmo far muovere un milione di persone avanti e indietro”. Lo ha detto da Andria il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “I ragazzi non vogliono tornare in classe. Ce ne sono alcuni – ha ricordato il governatore – che vogliono tornare in classe e il bello della mia ordinanza è che chi vuole andare in presenza va in presenza, chi vuole rimanere a casa rimani a casa, mi pare il sistema ideale, è unico in Italia e funziona proprio per questa ragione. Chi ha bisogno o sente di voler correre il rischio di ammalarsi e far ammalare i propri cari andando in presenza può farlo in Puglia come in altre regioni”.


GLI ESAMI DI STATO

“Per gli esami di Stato bisognerà vedere quale sarà la condizione epidemiologica ma non è un problema mio, è un problema del ministro Azzolina che dovrà risolvere anche questa questione”, commenta Emiliano ricordando che l’Ente regionale dà “assistenza ai cittadini e alla scuola nella misura in cui la Regione Puglia può migliorare la qualità organizzativa. Per esempio noi abbiamo ottenuto da Tim, e spero che sia imitata da altri gestori, la messa a disposizione delle linee su tutta la Puglia che così è la regione più cablata però le scuole devono fare gli abbonamenti, bisogna che il ministero metta a disposizione delle scuole soldi per fare gli abbonamenti e per non avere le cadute di linea che ogni tanto si hanno nei collegamenti a distanza”.

“Insomma – ha concluso Emiliano – tutto si risolve purché non si facciano bracci di ferro perché servono solo a prendere i voti, a fare tessere sindacali cose che in questo momento non sono nell’interesse dei cittadini”.

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