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Ma quale Crimi reggente, comanda ancora Di Maio. “Il M5S così muore”, gli oppositori si organizzano

L’editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:29-01-2020 15:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:55

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ROMA – «Incredibile, questi non hanno capito niente di quanto sta accadendo, vogliono suicidare il M5S» dice al cronista un parlamentare ‘grillino’ raccontando quanto accaduto ieri sera all’assemblea generale con il reggente Vito Crimi: «Non c’era Di Maio? Crimi reggente non esiste, continua a comandare Di Maio. Ieri si è presentato con il pacchetto già preconfezionato, non è stato concesso spazio al confronto, hanno deciso tutto i soliti noti, come se nulla fosse cambiato. Questi ci vogliono suicidare», continua il parlamentare.

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Eppure «ci sono stati una trentina di interventi che chiedevano di avviare un confronto sulle prossime regionali, sulle alleanze… niente, vanno avanti come degli automi».


A questo punto le tante voci discordanti, le varie anime che si oppongono a questa linea suicida cercheranno di fare sintesi e così da una posizione più forte far naufragare il ritorno di Di Maio alla guida del Movimento.

Non resta molto tempo. Se da una parte si è già fatto intendere che gli Stati generali slitteranno a chissà quando, tra pochi mesi ci sono sei Regioni che andranno al voto. Che farà il M5S? Per quanto riguarda la Campania, a quanto si apprende, si sta già lavorando ad una intesa con il Pd sulla candidatura del ministro all’Ambiente, Sergio Costa.

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Anche il Governatore uscente, Vincenzo De Luca, a quanto risulta, potrebbe convincersi a fare un passo di lato nel caso si trovi un accordo strategico. Perché il centrodestra al Sud è ancora molto forte e avrebbe la vittoria in tasca con un centrosinistra indebolito dalle polemiche e dagli scontri interni.

Ci sarà battaglia per far prevalere le tante ragioni che spingono all’alleanza tra M5S e Dem. Se, alla fine, così sarà, il prossimo anno l’intesa si potrebbe rafforzare con la candidatura di Raffaele Cantone a sindaco di Napoli.

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