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ROMA - Nessun rancore verso il Pd: l'obiettivo è "recuperare il voto degli astenuti", elettori che il nuovo corso renziano

Pubblicato:29-01-2018 15:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:24

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ROMA – Nessun rancore verso il Pd: l’obiettivo è “recuperare il voto degli astenuti”, elettori che il nuovo corso renziano “ha già perso per strada”. Il dubbio, che alimenta mai celati malumori, è se ci riusciranno.

Pietro Grasso sogna di diventare il “Corbyn alla carbonara”, capace di far superare la doppia cifra alla sinistra. Al leader laburista che entusiasma i giovani ha copiato pure lo slogan- “Per i molti, non per i pochi”- e la proposta dell’abolizione delle tasse universitarie che, insieme alla promessa di abolire il Jobs Act, costituisce il cuore della campagna.

Nato dalla fusione di tre partiti- Mdp, Sinistra Italiana e Possibile- Liberi e Uguali è già riuscito a mettere in campo un certo grado di rinnovamento: il trio Speranza-Fratoianni-Civati ha fatto un passo di lato, mentre a coordinare la campagna è arrivata Rossella Muroni, ecologista e già presidente di Legambiente.


I ‘big’ ex Pd ci sono ma corrono, a testa bassa, nei collegi: D’Alema a Gallipoli sogna la vittoria, mentre gli scontri ‘fratricidi’ con i candidati dem in Emilia si annunciano dolorosi. C’è poi Laura Boldrini, campionessa di antifascismo e femminismo, impegnata in una battaglia- culturale ancor prima che politica- direttamente contro Salvini.

Cosa faranno una volta in parlamento resta un’incognita: la chiusura al Pd renziano sembra totale, come testimonia il ‘niet’ all’alleanza con Gori in Lombardia, mentre gli ammiccamenti con il Movimento 5 Stelle non sono corrisposti: i pentastellati sanno contare e, nonostante i sondaggisti parlino di un ‘bacino potenziale’ del 14% degli elettori, preferiscono i ben più solidi numeri della Lega.

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