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NAPOLI – Elicotteri, decine di auto di polizia, carabinieri e finanza, mezzi dei vigili del fuoco: maxi-operazione interforze questa mattina al Parco Verde di Caivano (Napoli) per lo sgombero di immobili occupati abusivamente. In prima linea il personale di polizia giudiziaria della Squadra mobile di Napoli, del commissariato di polizia di Afragola, del gruppo carabinieri di Castello di Cisterna, della compagnia e della stazione dei carabinieri di Caivano e del gruppo della guardia di finanza di Frattamaggiore, coadiuvato da personale proveniente dagli organismi provinciali e centrali.
(fonte video Fb “Il giornale di Caivano”)
Le forze dell’ordine stanno dando esecuzione a 36 decreti di sequestro, emessi dal gip del tribunale di Napoli Nord, nei tre comparti – A, B e C – del Parco Verde. Su 240 decreti emessi complessivamente, è stato stabilito di dare esecuzione, in particolare, a quei casi nei quali non è possibile che possa espletarsi con esito positivo una procedura di regolarizzazione, sia per mancanza di requisiti reddituali che per l’esistenza di requisiti soggettivi ostativi, per precedenti penali a carico degli occupanti.
“L’esecuzione – si legge in una nota a firma della procuratrice di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone – viene condotta nel rispetto della dignità delle persone e assicurando la tutela di eventuali situazioni di particolare vulnerabilità di appartenenti ai nuclei familiari dei soggetti destinatari dei provvedimenti di sequestro”. La procura ricostruisce le indagini che hanno portato all’emissione di decreti di sequestro preventivo nel Parco Verde. Inizialmente riguardavano 252 unità immobiliari, individuate in relazione a “plurimi delitti di occupazione abusiva di edifici altrui”. A 419 persone veniva contestato il delitto di invasione arbitraria finalizzata all’occupazione di pubblici edifici.
Le attività di indagine “specificamente consistite nell’acquisizione di una voluminosa produzione documentale successivamente alle attività di constatazione in loco dei casi di occupazione abusiva”, evidenzia la procura, hanno consentito di individuare coloro che, in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo, occupavano illecitamente unità abitative e spazi condominiali, sottraendo, così, la disponibilità delle aree cadute in sequestro al Comune di Caivano, proprietario e gestore del complesso.
Gli accertamenti svolti hanno anche evidenziato una pressoché totale elusione del pagamento dei canoni concessori da parte degli occupanti delle aree oggetto di sequestro. Su richiesta della procura sono stati quindi emessi i decreti di sequestro, notificati con l’avvertimento di abbandonare gli alloggi e lasciarli liberi entro di 30 giorni.
Dopo la decorrenza del termine, due dei 252 provvedimenti di sequestro sono stati annullati per mancanza di gravi indizi di colpevolezza; altri dieci sono stati annullati per carenza di esigenze cautelari da parte del Tribunale del Riesame, essendo stato rilevato che gli immobili erano occupati da soggetti presenti nelle graduatorie regionali formate a seguito di presentazione di istanze di assegnazione. Pertanto, degli iniziali 252 provvedimenti di sequestro, ne sono stati confermati 240 per altrettante unità immobiliari.
Tenuto conto dei 36 sgomberi eseguiti questa mattina, ne restano pendenti 204. “Per quanto concerne la residua parte dei provvedimenti cautelari” la procura precisa che “saranno oggetto di valutazione eventuali provvedimenti che l’autorità amministrativa vorrà adottare in relazione a richieste di regolarizzazione avanzate da svariati occupanti gli immobili” e “all’avvenuta recente adozione, da parte della Regione Campania, di un programma speciale per la riqualificazione del Parco Verde di Caivano”.
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— NanoTV (@nanotvit) November 28, 2024
(Fonte video Notix.it, foto di apertura fonte “Il giornale di Caivano”)
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