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A Bologna giro di vite sulle auto diesel: ecco da quando

Dall'1 gennaio 2023 stop ai veicoli Euro 3 diesel negli orari di limitazione della Ztl. Fdi non ci sta: "Inaccettabile"

Pubblicato:28-11-2022 18:45
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 18:45

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BOLOGNA – Dall’1 gennaio 2023 entra in vigore, a Bologna, il nuovo pacchetto di provvedimenti legati alla Ztl ambientale e di conseguenza i veicoli Euro 3 diesel non potranno più circolare negli orari di limitazione della Ztl: interessati 1.181 titolari di contrassegni presenti oggi in città. Lo segnala il Comune ricordando che la Ztl ambientale è entrata in vigore nel 2020 e, da allora, i criteri per il rilascio dei permessi di accesso al centro della città sono diventati ambientali: ovvero non ci si basa più solo su requisiti funzionali, come la residenza, ma anche sulla compatibilità ambientale dei veicoli a motore. In totale finora sono 4.304 i permessi eliminati.

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UN “BONUS MOBILITÀ” PER CHI NON RICHIEDE UN NUOVO CONTRASSEGNO

Dall’1 gennaio, dunque, saranno revocati e non saranno più rilasciati contrassegni “R” (residenti), “Pa” (posto auto), “Ip” (interesse pubblico), “M” (medici), “T” (temporanei) e accompagnamento scolastico, se collegati a veicoli Euro 3 diesel. “I titolari di questi contrassegni già dal luglio 2019 erano stati informati dell’entrata in vigore della Ztl ambientale- continua la nota- e stanno ricevendo in questi giorni una raccomandata che li informa della revoca. Nelle raccomandate si ricorda che i provvedimenti sono accompagnati anche da misure incentivanti che prevedono l’erogazione di bonus mobilità nel caso non si intendesse richiedere un nuovo contrassegno in sostituzione di quello revocato”. Fino ad oggi sono stati erogati oltre 200 bonus per una cifra totale di circa 148.000 euro.


FDI NON CI STA: “COSTI TROPPO ONEROSI PER LE FAMIGLIE”

Il nuovo giro di vite sui veicoli Euro 3 diesel “non è accettabile in un momento come questo in cui bisogna andare incontro alle famiglie e alle loro esigenze”, afferma il capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, Stefano Cavedagna, sottolineando che la misura voluta dal Comune presenta “costi onerosi per le famiglie”.

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