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ROMA – Sale l’aliquota dell’imposta sugli extraprofitti alle aziende energetiche, e più paletti a Opzione donna, le cui uscite restano legate in base al numero dei figli. Arrivano poi risparmi dal comparto giustizia e spunta un fondo contro il consumo di suolo. Viene poi stanziato un miliardo per il contratto dei dipendenti pubblici. Per la Flat tax fino a 85 mila euro serve l’ok di Bruxelles.
L’imposta diventa un “contributo di solidarietà temporaneo per il 2023” ed è determinato applicando un’aliquota pari al 50% sulla quota del reddito complessivo conseguito nel periodo d’imposta antecedente al 1° gennaio 2023, determinato ai fini Ires, che eccede, per almeno il 10%, la media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d’imposta precedenti. In ogni caso, il contributo è dovuto fino a una quota del 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio precedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. Nella relazione tecnica il governo stima un contributo di circa 2,56 miliardi di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. Il numero complessivo dei soggetti a cui si applica il contributo è stimato di circa 7 mila unità.
Le donne con 35 anni di contributi potranno uscire a 60 anni con un assegno pensionistico calcolato interamente con il contributivo. Viene introdotta una finestra a 59 anni riservata a chi ha un figlio, e una a 58 anni per chi ne ha due. L’anticipo pensionistico per le donne viene dunque prorogato per un altro anno, tuttavia cambiano i requisiti, infatti lo scorso anno lo strumento non era modulato sul numero dei figli e prevedeva una finestra a 58 anni per le dipendenti e una a 59 anni per le autonome. Potranno beneficiare di Opzione donna solo le lavoratrici che “assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità”. Quelle con una “invalidità civile, superiore o uguale al 74%” o “licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale”.
Nasce un nuovo Fondo per il contrasto al consumo di suolo da 160 milioni in cinque anni.
Dai risparmi sulle intercettazioni (1,5 mln) a quelli sulle carceri (9,5 mln) sino all’Agenzia delle entrate che dovrà ridurre le sedi sul territorio. E’ una parte della spending review del governo di Giorgia Meloni che serve a coprire la manovra.
Un miliardo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici nel 2023.
L’aumento della soglia a 85 mila euro della tassa piatta al 15% a favore delle partite Iva è subordinata al via libera della Commissione europea.
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