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Genitori denunciano nonno-orco e il Tribunale gli toglie la figlia

L'avvocato Morace: "Speriamo che dopo 17 mesi di sofferenza la piccola torni a casa, la decisione spetta al Tribunale Minorenni di Milano"

Pubblicato:28-11-2022 15:05
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 15:06
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senza madre
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ROMA – Un paese della Brianza, una bambina di 10 anni e un nonno-orco. I genitori della piccola denunciano gli abusi subiti dalla loro figlioletta e il Tribunale dei minorenni di Milano toglie loro la figlia e la mette in una casa famiglia. Ora, da quanto racconta l’avvocato dei genitori, Domenico Morace, alla Dire, una speranza si accende dopo che la Corte d’Appello ha assolto il papà della bambina finito, proprio lui che aveva presentato la denuncia degli orrendi fatti insieme alla mamma della piccola, nella spirale del procedimento giudiziario e condannato in primo grado a 3 anni per favoreggiamento. Il PM infatti si era convinto che il padre volesse alleggerire il carico dell’imputato e alla fine lo aveva rinviato a giudizio per favoreggiamento. Il GIP aveva respinto la richiesta d’arresto per l’uomo che aveva “fornito solide basi per le indagini prontamente avviate” e “si è rivelato altamente attendibile in quanto riscontrato” dalle testimonianze “dei fratelli, dalla certificazione relativa alla visita medica” sulla piccola.
Il giorno dopo l’audizione protetta, quando la piccola è costretta a rivivere e narrare il dolore e il trauma degli abusi, riferendo anche il terrore di essere portata via dalla sua famiglia, il PM sollecita la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Milano a intervenire sulla piccola vittima che viene portata via dai genitori e dai fratellini e collocata presso una struttura extra familiare.

“La bimba, nel momento in cui avrebbe avuto massimo bisogno di sostegno e vicinanza- dichiara l’avvocato Morace- si è ritrovata in una casa famiglia da sola dalla quale chiede disperatamente di uscire. Ma la sentenza di assoluzione del papà, arrivata ieri dalla Corte di Appello di Milano, potrebbe renderlo finalmente possibile. Abbiamo già sollecitato il TM a decidere sul ritorno a casa della bimba. Questo prima della sentenza di assoluzione- ha aggiunto ancora l’avvocato dei genitori- domani depositeremo un altra istanza e speriamo in una veloce conclusione. Gli operatori della comunità sostengono che la bambina vuole rimanere in comunità, ma invece la piccola, di nascosto, mette nelle tasche del padre e nella borsa della madre dei biglietti manoscritti ‘voglio tornare a casa’”.
Il nonno orco, condannato a 14 anni, è ad oggi detenuto. “Ora si spera che dopo 17 mesi di sofferenza la piccola possa tornare a casa- ha concluso Morace- la decisione spetta al Tribunale per i Minorenni di Milano”.


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