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Neonati intossicati con la cannabis, 2 casi in un giorno

Un caso a Bologna e uno a Palermo, sui fatti sono in corso indagini: nel caso di Bologna la droga era a casa dei genitori

Pubblicato:28-11-2022 14:30
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 18:33
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PALERMO – Due casi di neonati, di un anno o anche meno, che hanno accusato sintomi di intossicazione da cannabis: due storie gravissime, che arrivano casualmente nello stesso giorno, e che si sono verificate in un caso a Palermo (dove il piccolo è finito proprio in overdose) e nell’altro a Bologna. In quest’uoltimo caso i Carabinieri hanno trovato a casa dei genitori sostanze compatibili con l’intossicazione causata al neonato.

A BOLOGNA INTOSSICATA UNA BIMBA DI 10 MESI

Il caso di Bologna riguarda invece una bambina di 10 mesi che ha riportato un’intossicazione patologica da droghe: l’inchiesta della Procura ipotizza il reato di lesioni personali aggravate e le indagini sono affidate ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna. A chiamare gli inquirenti, in questo caso, è stato l’ospedale Maggiore, nella serata si sabato 26 novembre: i sanitari del pronto soccorso hanno infatti informato i Carabinieri che una bambina di 10 mesi era stata trovata positiva ai cannabinoidi nel corso di una visita finalizzata a scoprire i motivi di un malore che la piccola aveva accusato mentre si trovava a casa con la nonna.

Accompagnata nella struttura sanitaria dai genitori, la bambina è rimasta in osservazione in ospedale con una prognosi di sette giorni per “intossicazione patologica da droghe”. I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare a carico dei genitori e della nonna e le operazioni non hanno consentito di trovare sostanze stupefacenti collegate al malore che ha interessato la bambina.


A PALERMO UN BIMBO DI 13 MESI IN OVERDOSE

A Palermo un bimbo di 13 mesi è stato ricoverato all’ospedale Di Cristina di Palermo in overdose da cannabis . Ne dà notizia l’edizione online di ‘Repubblica-Palermo’, secondo la quale è scattata una indagine da parte della Procura per i minorenni, con successive perquisizioni. I genitori, però, negano ogni responsabilità. Il piccolo, giunto ieri in ospedale, ora sta meglio.

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