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A Latina c’è lo ‘Psycovid Pontino’: benessere psicologico in tempi di pandemia

L'agenzia di stampa Dire ha raggiunto via skype la dottoressa Cristina Leggio Assessora alla Partecipazione, Politiche giovanili e Smart City del Comune di Latina

Pubblicato:28-11-2020 13:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:39

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LATINA – Una comunità di professionisti e professioniste che fanno rete e mettono le loro competenze a disposizione degli altri in un periodo di emergenza sanitaria di portata mondiale che ha inevitabilmente avuto dei contraccolpi sul piano economico, sociale e psicologico. E’ lo ‘Psycovid Pontino‘ che mette in campo diverse attività rivolte alla comunità, finalizzate alla promozione del benessere psicologico in tempo di pandemia organizzato per fasce d’età o per problematiche e che si rivolgono dai bambini agli adolescenti, dai genitori agli insegnanti, dagli operatori sanitari e tutti coloro che vogliono partecipare. Il primo ciclo è dedicato agli adolescenti e partirà il 30 novembre

Per capire le finalità del progetto, le modalità di partecipazione e le altre azioni di cittadinanza attiva presenti sul territorio, anche a favore delle zone più degradate, l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto via skype la dottoressa Cristina Leggio Assessora alla Partecipazione, Politiche giovanili e Smart City del Comune di Latina. 


– L’Emergenza sanitaria ha provocato un malessere psicologico diffuso nella popolazione. Per questo a latina e’ stato siglato un patto di collaborazione tra il comune e il ‘Psycovid pontino’. Quali sono gli obiettivi di questo progetto e a chi e’ rivolto?

“E’ un progetto che nasce dalla città ed è rivolto a chiunque voglia accedere con un intento di educazione della comunità al benessere psicologico. Si tratta di un gruppo di professioniste e professionisti del benessere psicologico che hanno deciso di mettere a disposizione della comunità competenze al fine di portare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di affiancare, alla tutela della salute fisica, la presa in carico della persona nella sua integrità e dall’altra mettere a disposizione delle persone della comunità delle competenze di psico-educazione strumenti che aiutino ad affrontare questo momento storico complesso. Queste sollecitazioni alla quale siamo tutti esposti sono difficili da elaborare all’interno della nostra quotidianità”. 

– Come si puo’ partecipare? E’ gratuito?

“Si il servizio è gratuito. Le iniziative che pian piano si attiveranno la prima è programmata per lunedì 30 novembre, costruita in 5 incontri dedicati agli adolescenti e alle adolescenti si pone l’obiettivo di lavorare sulle emozioni e su come queste possono essere degli strumenti potentissimi di orientamento e gestione della nostra quotidianità. Per partecipare ci si può recare presso lo sportello delle associazioni della partecipazione in Piazza del Popolo e il gruppo ‘Psicovid pontino’ è presente in sede ogni venerdì pomeriggio oppure è possibile scrivere all’indirizzo mail psicovidpontino@gmail.com. Si attiveranno altre iniziative perchè il gruppo lavora per fasce d’età oppure per tipologia di approfondimenti che possono interessare le varie categorie: adulti, bambini, genitori, insegnanti. E’ possibile consultare dalle pagine social del gruppo le varie iniziative che sono attive nonchè fruire di vari contenuti educativi che verranno pubblicati. C’è anche un gruppo di psicologi che si occupa di ricerca sul territorio anche per mettere in luce quali sono le strategie che la nostra comunità, che si è dimostrata resiliente, può mettere in questo momento”. 

– Al termine della pandemia crede che questa iniziativa o altre simili a sostegno e a favore del benessere psicologico proseguiranno sotto l’egida del suo assessorato? Visto che gli strascichi della pandemia si vedranno anche sul lungo periodo…

“L’iniziativa di Psicovid pontino, come anche altre di cittadinanza attiva, che ci sono sul nostro territorio sono delle azioni di cura che i nostri concittadini hanno attivato per essere una comunità capace di intercettare i bisogni e dare insieme alle Istituzioni delle risposte nuove. Spesso questo avvine anche ‘solo’ rimettendo in ordine diverso degli elementi che già ‘esistono’ ma in una ottica sinergica. Porofessionisti, insegnanti, cittadini e Istituzioni si siedono attorno a dei tavoli sempre più grandi e cercano insieme di costruire delle risposte. Credo che queste azioni siano sempre più necessarie e credo e che questa emergenza sanitaria lo abbia reso sempre più evidente. Nessuno è sufficiente da solo a costruire delle risposte efficaci ma serve la competenza di tutti per creare servizi migliori. Quindi Psicovid pontino non solo continuerà ma è la strada sulla quale dobbiamo lavorare per superare e dare risposte efficaci, mi preme dire che ogni attore nel percorso conserva la propria identità. Infine credo che la costruzione di risposte efficaci non si può fare in altro modo che insieme”. 

– Altri progetti rivolti alla cittadinanza, nelle zone piu’ degradate della citta’ che ci vuole raccontare?

“Ci sono tante realtà che si sono attivate ed altre che si attiveranno. Un esempio sono i Patti di collaborazione, accordi siglati tra il Comune, i cittadini e le associazioni e di coloro che vogliono attivarsi nell’interesse generale che non solo formalizza ma anche sostanzia la costruzioni di risposte. Alcuni patti riguardano la cura di spazi della città il cui obiettivo non è solo rendere più bello un posto ma tornare a vivere i luoghi della città e conoscere chi ci vive accanto. Lo sportello dedicato, curato dal Comune e associazioni ha sede sempre in Piazza del Popolo e a tal proposito sono in corso delle co-progettazioni di patti di collaborazione per la cura e la valorizzazione di 5 immobili della città che saranno le case di quartiere ‘Officine di città’. Spazi della città pensati, disegnati e gestiti in collaborazione con i cittadini per lavorare insieme laddove ci sono situazioni complesse. E’ sempre possibile dire ‘ho voglia di partecipare anche io e proporre una gestione condivisa’. Chiunque davvero lo può fare aggiungendo la propria competenza in ognuno di questi percorsi”.

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