BOLOGNA – Trent’anni di impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro: questo ha rappresentato ‘Ambiente Lavoro’ per gli esperti, le associazioni di categoria e gli attori del mondo della sicurezza. Un compleanno vissuto a distanza, ma con un ampio programma di iniziative, incontri, aggiornamenti e dibattiti.
LEGGI ANCHE: Covid, dalla malattia del dipendente ai contributi: ecco tutte le risposte dei Consulenti del Lavoro
Dall’1 al 3 dicembre, iscrivendosi gratuitamente sulla piattaforma, sarà possibile seguire i lavori della tre giorni bolognese. “La pandemia è destinata a cambiare radicalmente il mondo del lavoro, sia per ciò che riguarda le modalità sia per ciò che riguarda l’occupazione. Acceleratore di fenomeni, il coronavirus ha evidenziato fragilità e inadeguatezze, ma anche nuove risorse e potenzialità”, spiegano gli organizzatori. Al centro del dibattito ci sono proprio i nuovi assetti da adottare anche, e soprattutto, alla luce dei rischi da esposizione al virus a cui sono potenzialmente sottoposte particolari categorie di lavoratori.
Per questo “Ambiente Lavoro”, in collaborazione con l’associazione Lavoro and Welfare, ha organizzato il convegno, in calendario l’1 dicembre dalle 14.30 alle 17, “La previdenza come strumento di prevenzione” sulle nuove prospettive in campo previdenziale. L’incontro si aprirà con una relazione introduttiva di Cesare Damiano, presidente di Lavoro and Welfare. La successiva sessione istituzionale sarà invece inaugurata dalla ministra del Lavoro e Politiche sociali, Nunzia Catalfo, che aprirà il confronto con Franco Bettoni, presidente Inail, e Marialuisa Gnecchi, vicepresidente Inps. Preceduta da una relazione tecnica di Maria Giovannone dell’associazione Lavoro and Welfare, dalle 16.50 prenderà il via la tavola rotonda delle parti sociali con Pierangelo Albini, direttore area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Angelo Colombini e Pierpaolo Bombardieri.
LEGGI ANCHE: Coronavirus, Inail: “I contagi sul lavoro sono oltre 54mila”
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it