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L’Italia raddoppia il contributo all’Esa. E AstroSamantha torna in orbita

L'Italia ha proposto una sottoscrizione pari a 2.282 miliardi di euro: è pari al 16% del contributo globale dei 22 paesi in Esa. Ottenuta una nuova missione spaziale

Pubblicato:28-11-2019 17:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:41
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ROMA – Un incremento di quasi un miliardo di euro rispetto alla precedente Ministeriale è quanto la delegazione italiana al Consiglio ministeriale Esa 2019 ha destinato come contributo del nostro Paese al budget dell’Agenzia spaziale europea (Esa) per i prossimi tre-quattro anni. La rappresentanza italiana ha proposto una sottoscrizione globale pari a 2.282 miliardi di euro che rappresenta per il nostro Paese una  quota del 16% del contributo globale dei 22 Stati Membri dell’Esa. Grazie al ruolo raggiunto dall’Italia nella parte dedicata all’esplorazione spaziale, è stato assegnato all’Italia il ritorno in orbita per una nuova missione dell’astronauta dell’Esa di nazionalità italiana, il capitano dell’Aeronautica Militare, Samantha Cristoforetti.

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Le parole chiave di questa scelta sono: ritorni importanti per l’industria nazionale e garanzia di maggiori livelli occupazionali per tutta la filiera spaziale. L’Italia grazie all’intenso lavoro di tutta la delegazione guidata dal sottosegretario Riccardo Fraccaro e composta dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia e dall’ammiraglio Carlo Massagli, segretario del Comitato interministeriale per lo spazio ed aerospazio (Comint), rafforza il suo posizionamento, ottenendo il ruolo di leadership e co-leadership di numerosi programmi europei.


La missione della delegazione italiana di incrementare il ruolo italiano in Esa in una misura tanto consistente è legata alle grandi opportunità e benefici che dalle attività spaziali derivano. Lo sviluppo di importanti programmi spaziali richiede investimenti consistenti e collaborazione tra Paesi per la crescita del nostro continente è un obiettivo irrinunciabile. La partecipazione agli importanti programmi dell’Esa è parte del più ampio quadro strategico del governo italiano che prevede una azione di interventi complementari e sinergici sia in ambito europeo (Esa e Ue) che in quello di cooperazione nazionale e internazionali bilaterali.

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Grande successo anche per il programma Space Rider

L’appuntamento spagnolo ha registrato una forte convergenza di numerosi paesi europei su programmi fondamentali per l’Italia. In primo luogo, il segmento dei lanciatori che vede l’appoggio alle scelte di proseguire con i nuovi sviluppi delle ulteriori versioni di Vega (Vega Evolution). A questo si affianca il grande successo registrato dalla proposta italiana del programma Space Rider, il mini shuttle riutilizzabile. Il veicolo ha raccolto l’attenzione di una ampia filiera di paesi. Si tratta di un programma innovativo che permetterà ulteriormente all’Europa di posizionarsi in prima linea nel delicato e concorrenziale settore dell’accesso allo spazio. Anche l’osservazione della Terra, altro settore di eccellenza italiano, ha ottenuto importanti risorse su segmenti fondamentali per la nostra industria così come le prossime missioni di esplorazione robotica e umana dello spazio.

La scelta dell’incremento è il riconoscimento della forza e della capacità del nostro paese di essere tra le poche nazioni a fornire sistemi chiavi in mano in tutti i segmenti di attività per lo spazio. Una capacità espressa in un tessuto produttivo di grandi e piccole aziende, una rete di università e del mondo della ricerca in grado di manifestare elevate capacità industriali e progettistiche all’avanguardia.

Il settore spaziale rappresenta un investimento economico e infrastrutturale di crescita, in grado di migliorare la vita quotidiana sulla terra con i suoi innumerevoli benefici per la società per il suo complesso. L’esplorazione dello spazio porta con sé oltre lo studio dell’universo che ci circonda, le importanti realizzazioni di tecnologie alla frontiera della conoscenza produttiva e benefici di ordine ambientale con l’osservazione del nostro pianeta dall’alto e con ritorni economici.

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Fraccaro: “Per l’Italia un ruolo di primo piano”

“Questa ministeriale ha sancito la leadership dell’Italia nei settori centrali dello spazio. Dall’osservazione della Terra all’esplorazione robotica e umana, passando per i sistemi di lancio, il primato del Paese a livello industriale, scientifico e tecnologico si rafforza in maniera preponderante”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro “L’Italia – aggiunge – è il secondo Paese contributore di Copernicus 4.0 e questo consentirà alle nostre aziende di incrementare la competitività nelle gare che verranno indette per lo sviluppo delle sentinelle del programma. Anche nel Future EO abbiamo un ruolo di primo piano che garantirà di generare servizi e applicazioni a beneficio del Paese. Anche nel settore dell’esplorazione l’Italia si afferma come secondo Paese contributore, consolidando la propria leadership nell’esplorazione robotica di Marte con il nuovo programma Mars Sample Return e anche nell’esplorazione umana della Luna con l’I-HAB del Gateway. Quanto al trasporto spaziale, l’Italia ha contribuito in maniera importante affermandosi come Paese leader insieme a Francia e Germania. Inoltre abbiamo raccolto le sottoscrizioni dei Paesi europei attorno al programma Vega e la stessa Francia ha scommesso sull’evoluzione del lanciatore. Sempre sull’accesso allo spazio l’Italia ha la leadership del programma Space Rider ed è capofila di ben 9 stati membri che sostengono il programma del primo vettore riutilizzabile europeo. L’Italia ha un ruolo di primo piano nell’ambito della Space Safety, in virtù della guida allo sviluppo del telescopio Fly-Eye per il monitoraggio dei Neo (Near Earth Objetc). Investendo risorse in GSTP, il programma abilitante delle tecnologie avanzate di base, l’Italia – conclude Fraccaro – sostiene le Pmi nello sviluppo delle innovazioni per il posizionamento nazionale nelle nuove dimensioni della Space Economy”.

Saccoccia (Asi): “Verso la leadership del nostro Paese”

‘Oggi registriamo un risultato estremamente positivo per il nostro Paese. La scelta dell’Italia di fare un così importante incremento negli investimenti è legata – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – alla decisione dell’Italia di supportare attività spaziali che spostino verso l’Italia reali vantaggi economici e industriali. Si tratta di una proposta che sposta gli equilibri Europei del settore spaziale verso una maggiore leadership del nostro Paese, rispetto ad altri importanti attori storici, quali la Francia e la Germania. Dimostrazione di questo è stata l’adesione entusiasmante di Paesi medio-piccoli nel settore spaziale europeo a programmi a guida italiana, quali l’evoluzione del lanciatore Vega ed il sistema di trasporto spaziale riutilizzabile Space Rider. Un investimento che sarà su grandi programmi ma anche su temi che permetteranno alle Pmi di poter contribuire al futuro di questo settore essenziale. Siamo orgogliosi, inoltre, di aver ottenuto una nuova opportunità di volo per la nostra Samantha Cristoforetti.’.

I Consigli ministeriali dell’ESA sono appuntamenti triennali nei quali si decidono le attività e gli stanziamenti finanziari per i programmi dei prossimi anni dell’Agenzia europea. Il nostro paese è il terzo contributore dell’Esa. L’appuntamento di Siviglia si è mostrato sin dall’inizio come momento fondamentale di passaggio per un nuovo sviluppo e posizionamento anche dell’Europa su strade rinnovate in vista della grande competizione internazionale che in questo settore è divenuta altamente competitiva. I rappresentanti dell’Esa hanno espresso una forte volontà di confermare e rafforzare il ruolo del nostro continente in campo spaziale. Si tratta della base essenziale che riconosce il comparto sempre più un elemento fondamentale di crescita economica e produttiva dell’economia in generale, la cosiddetta Space economy

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