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Report del Consiglio grande e generale, seduta del 28 novembre

Il dibattito in comma Comunicazioni si conclude nella seduta odierna con la presentazione da parte di tutta l'opposizione di una mozione sfiducia per il Segretario di Stato con delega alla Giustizia, Nicola Renzi

Pubblicato:28-11-2018 08:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50

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Si prosegue quindi con una serie di nomine e sostituzioni: per la terza volta, l’Aula non procede alle sostituzioni del Capitano Reggente Luca Santolini e del Segretario di Stato Eva Guidi in Commissione consiliare Affari di Giustizia. Non sono sufficienti infatti i 28 voti a favore, 6 schede bianche e 3 nulle per approvare la nomina dei successori indicati da C10 e Ssd, per cui servirebbe la maggioranza qualificata.

Tra le nomine approvate dal Consiglio Grande e generale: i membri del Collegio dei Sindaci Revisori delle Aziende autonome di Stato sono Michela Bizzocchi, indicata da Ssd, Catia Savoretti in quota Rf, Danilo Del Vecchio per C10, infine Danilo Dolcini per Rete; il consigliere Ssd Enrico Carattoni sostituisce Fabrizio Francioni in Commissione consiliare sul fenomeno della criminalità organizzata; per il Cda della San Marino Rtv sono nominati Daniele De Luigi per Ssd, Lorella Stefanelli per Rf e William Casali per il Pdcs; per il Cda di Eras sono nominati Remo Olei per Ssd, Sara Stefanelli per C10, Angelo Moroncelli per il Pdcs. Infine, Vincenzo Zeno Zencovich è il nuovo membro dell’Autorità ICT.

L’Aula passa alla ratifica dei Decreti delegati: approvati quelli non scorporati, si passa all’esame del Decreto n. 122 “Introduzione della residenza ordinaria per i lavoratori frontalieri” in cui già in sede di dibattito emerge condivisione bipartisan al provvedimento e durante l’esame dell’articolato alcuni emendamenti sono concordati. Il decreto viene approvato a maggioranza.
Si accende il dibattito invece sul Decreto – Legge n.133 “Differimento dei termini per la presentazione della dichiarazione e del pagamento dell’imposta straordinaria sui patrimoni immobiliari e mobiliari di cui al Decreto Delegato 25 giugno 2018 n.71”, con la presentazione dell’emendamento di Rete per posticipare il termine del pagamento al 21 dicembre, data entro cui i lavoratori, anche nel privato, ricevono la tredicesima. Eva Guidi, Segretario di Stato, motiva la non accoglibilità dell’emendamento perché il termine attuale, del 30 novembre, consente alle finanze pubbliche di far fronte agli impegni previsti nel mese di Dicembre in cui “oltre al pagamento di stipendi e pensioni- spiega- ci sono da chiudere molte posizioni di fornitori dello Stato”. Per cui “è necessario affrontare il periodo di stipendi e tredicesime e impegni dello Stato poter farvi fronte con serenità- ribadisce- e non è possibile accettare l’emendamento”. Parole che vengono subito lette come allarmanti dall’opposizione. “Non è possibile accettare l’emendamento- domanda Alessandro Mancini, Ps- perché andiamo in crisi di liquidità e non ci sono i soldi per pagare le tredicesime, se prima non si paga la patrimoniale? Spero di aver capito male, se no davvero tremano i polsi” . Per Iro Belluzzi, Psd, è chiaro che la patrimoniale è “un’operazione per pagare i dipendenti della Pa, tra poco- manda a dire- dovremo aspettarci, al di là delle decurtazioni, di non ricevere più lo stipendi”. Per Davide Forcellini, Rete, “se non si può posticipare la data della patrimoniale perchè di fatto servono i soldi- tira le somme- vuol dire che siamo proprio in braghe di tela”. Nulla di nuovo sul problema liquidità, sottolinea invece Roberto Giorgetti, Rf: “Trovo bassamente demagogico- manda dire all’opposizione- voler inquadrare le parole del Segretario come misura di qualcosa fin qui sconosciuto”. L’emendamento di Rete viene respinto, il decreto approvato. I lavori terminano sul Decreto delegato n.135 “Agenzia per lo Sviluppo Digitale Sammarinese” e riprenderanno domani mattina, come da ordine del giorno con l’apertura del comma dedicato al Bilancio previsionale 2019.


Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma n.1 Comunicazioni

Roberto Ciavatta, Rete
Qualcuno dalle file della maggioranza dice che dall’opposizione si continua ad alimentare il solito teorema… al contrario, anche la cittadiannza è costretta a sentire la solita trama: ‘siccome più di un anno fa c’è qualcuno che è stato cattivo, noi oggi continuiamo a punirli, perché sono persone con cui non si può parlare…’ Perchè qui dentro per una volta non riusciamo a guardare avanti? E’ quello che ci chiede la cittadinanza. Invece si deve continuare sulla strada dell’incolpare gli altri. Ho sentito dire che chi rileva criticità in questa nomina vuole bloccare la magistratura. Come se non avessimo sentito tutti le parole di Simone Celli di un certo tenore… Comunque chi rileva criticità nell’uso e costume della maggioranza in generale è corrotto, difende il vecchio, oppure è populista, è un ‘retino’…in questa maniera abbiamo creato un cortocircuito di intimidazioni, di denunce incrociate, un cortocircuito che ci coinvolge tutti. Anche questa mattina ho ricevuto un rinvio a giudizio da parte del giudice Buriani per i famosi fatti dell’ingresso in Cassa di Risparmio di 6 mesi fa. Io e il mio collega veniamo accusati di chissà quali condotte che gli stessi testimoni auditi sostengono che non ci sono state. Questo è quello che succede quando la politica continua ad entrare a gambe tese sulla magistratura, e la politicizza. E infatti da due anni a questa parte su nomine e allontanamenti non si è mai seguita la legge, si è sempre data una sponda all’una o all’altra parte. Il problema è così non si favorisce il tribunale, ma si ampliano le spaccature. In tutto questo cortocircuito, l’unica certezza è che non sia più la politica a governare ma chi, magari proprio grazie al contributo della politica, riesce a egemonizzare il tribunale. Noi dobbiamo garantire un Tribunale efficente e super partes.
Finalmente potremo andare da un giudice a smentire le accuse che ci sono rivolte, ma sapete, c’è giudice e giudice.
Qui si vuole far passare per normale che un Segretario di Stato e il presidente di una Commissione politica indichino un magistrato dirigente senza seguire un iter, lo contattino e ne chiedano disponibilità. E qui ci sono delle problematiche: Chi ha verificato le disponibilità dei magistrati prima di arrivare a Guzzetta -che a sua volta scrive che altri non hanno dato disponibilità- e su mandato di chi? E perchè si è deciso di andare solo da giudici superiori? Mica la legge lo prevede, ma la lettera di Guzzetta dice che siccome lo indica il Facente funzioni, Battaglino, si deve fare così. Guzzetta è interno al Collegio Garante delle norme, il problema è che il Collegio Garante non fa parte del potere giudiziario, è una carica quindi esterna. Il problema è che questa urgenza viene propagandata come necessaria per poter ridistribuire i carichi dei magistrati. Ovvero per togliere procedimenti dai magistrati in arretrato. Ma siamo sicuri possa farlo un magistrato esterno? Come fa a verificare nei fascicoli il contenuto, non facendo parte del potere giudiziario? Siamo sicuro che questa nomina, con questa forzatura e intercessione della politica, possa risolvere i problemi? Guzzetta non lo conosco, ricordo che a inizio legislatura la Reggenza convocò il Collegio garante nella persona di Guzzetta in merito alla questione del 199 Ter. Vi ricordate la risposta di Guzzetta? Ha inviato una lettera sprezzante su una richiesta votata da noi all’unanimità in quest’Aula. Questo è Guzzetta che è arrivato a San Marin per vicinanze a politici sammarinesi e anche italiani. Credo poi che per opportunità magistrato dirigente dovrebbe essere un giudice d’Appello, qua parliamo di un giudice del Collegio Garante che non si dimetterà, anzi è appena stato, rinnovato e avrà questi due ruoli nel nostro ordinamento. Si è persa l’occasione di ragionare e mettersi ad un tavolo per trovare soluzioni e rimediare alle spaccature interne alla magistratura, si è persa l’occasione per nominare qualcuno di autorevole e super partes.

Stefano Palmieri, Rf
Non c’è scritto da nessuna parte che in caso di nomina saranno mantenute entrambe le funzioni, prima di tirare in ballo poi qualche altro magistrato, con affermazioni anche pesanti, prima di fare certe dichiarazioni credo vada fatta una valutazione più profonda. Ricordo poi che la nomina del Collegio dei garanti avviene con il voto dei 2/3 del Consiglio Grande e Generale, ci sono due dei suoi membri attuali già scaduti ma non vengono sotituiti perché tra le forze politiche non c’è accordo. Se si sostiene che Guzzetta è stato nominato da Ap, che in quel momento aveva 4 consiglieri sui 39 necessari alla nomina, mi sembra che la matematica faccia qualche difetto. Il tema della giustizia: Segretario di Stato e presidente della Commissione non hanno nessun potere né di nomina di magistrati dirigenti, né tantomeno dell’approvazione della relazioni sulla giustizia. Non è stata fatta alcuna nomina, anzi l’opposizione ha la possibilità di sottoporre proposte al Consiglio giudiziario plenario che è quello che si occupa della nomina e in quell’ambito la discussione puà essere più ampia.

Tutti sono impegnati nel ristabilire una situazione di normalità in Tribunale. Viene impedito comunque il ripristino della totalità della Commissione Affari di giustizia perché non ci è consentito di sostituire Sua Eccellenza Santolini e un consigliere diventato Segretairo di Stato, fatto mai avvenuto e singolare. Quando si dice di voler ripristinare il clima di collaborazione sul settore giustizia neanche il minimo sindacato viene concesso.
In tema di fusioni bancarie: Bsm è banca privata, sulla decisione dei soci prendiamo atto. Se in questo momento non si vogliono fare unioni perchè non c’è interesse da parte dei soci di enti privati, mi piacerebbe ci fossero comunque banche importanti che tornano a San Marino a insediare la loro attività e possano ricreare un contesto importante adeguato a quello europeo.

Pasquale Valentini, Pdcs
Sono stupito, addolorato e rammaricato nel vedere come stiamo cercando di arrampicarci sugli specchi per non vedere quello che è successo. Se Guzzetta non avesse scritto quella lettera ai membri della commissione di Giustizia, se non avessimo avuto questo suo scrupolo, il Consiglio si sarebbe trovato Venerdì con la nomina del magistrato dirigente, senza che qualcuno sapesse il contenuto della sua lettera, ovvero che Segretario di Stato e presidente Commissione giustizia lo hanno contattato per chiedergli disponibiià a fare il magistrato dirigente. La legge non dà nè al Segretario di Stato né al presidente della Commissione alcun compito riguardo alla nomina del magistrato dirigente, la dà al Consiglio giudiziario plenario e prevede che due tipologie di designazione. Una può essere anche esterna alla magistratura sammarinese, ma di chiara e comprovata fama.Il prof. Guzzetta credo abbia avuto un attimo di proeccupazione perché il Collegio Garante ha uno statuto per cui la modalità con cui ci si rivole al Collegio è molto delicata. Addirittura non ha tollerato che il Consiglio Grande e Generale si rivolgesse a chiedere determinate cose al Collegio Garante, le ha dette irricevibili e non ha ricevuto la Reggenza per questo motivo. Immaginate cosa vuole dire che a un Garante si rivolge un membro del governo e gli chiede di diventare magistrato dirigente. Questo è lo svuotamento della funzione consiliare. Mi sarei aspettato che i consigieri di maggioranza saltassero sugli scranni. Vi sembra normale che la nomina del magistrato dirigente avvenga per attività non previste da alcuna legge? Si dice che si sono seguite le indicazioni di Battaglino, che nella lettera lancia un vero e proprio grido di allarme
La legge che istituisce il Collegio garante dice che la sua funzione è incompatibile con qualsiasi incarico pubblico, chiedendo di essere magistrato dirigente è come chiedergli di uscire. Ci voleva poco a pensare che questo atto in un momento così delicato della giustizia ha bisogno di un attimo di consideraizone comune e non che sia fatta nella logica dei muscoli e della forza. Vorrei parlare con Guzzetta per chiedergli se si rende conto cosa gli state chiedendo e quanto può essere imbarazzante per lui aderire a una cosa come questa. Da parte delle forze opposizione sarà inevitabile presentare mozione sfiducia nei confronti Segretario di Stato. Vi invito a rendervi conto della svuotamento che si sta portando avanti nel Consiglio grande e generale. Si dice che l’opposizione vuole far perdere tempo, ma vi rendete conto dove siamo arrivati? Davanti a questo sarebbe da rinviare la convocazione del Consiglio giudiziario plenario.

Do lettura della mozione delle forze di opposizione

Il Consiglio Grande e Generale,

premesso che con lettera del 26 novembre 2018 inviata a tutti i membri della Commissione giustizia, il Prof. Guzzetta, membro del Collegio Garante, comunicava di essere stato contattato dal Sds con delega alla Giustizia, Nicola Renzi e dal prsidente Commisisone Affari di Giustizia Mimma Zavoli per ricoprire l’incarico di Magistrato dirigente, scelta assunta senza alcuna preventva deliberazione e discussione all’interno degli organismi istituzionali, (…)

per aver creato conflittualità all’interno del sistema giudiziario sammarinese, avvalando in qualità di Sds Affari di Giustizia la rimozione dell’Ex magistrato dirigente tramite Ordine del giorno,quando tale atto non era previsto per legge, nonchè per non aver preso le distanze e stigmatizzato le dichiarazioni rilasciate in sede commissione consiliare per le Finanze in data del 10 ottobre 2018 dall’ex Sds alle Finanze Simone Celli, in cui ha attaccato frontalmente l’attività della magistratura,mettendone in discussione propria sfiducia ed autonomia,

Sfiducia il Segretario di Stato Affari di giustizia Nicola Renzi.

Matteo Ciacci, C10
Noi crediamo che talvolta si usi il termine di ‘forzatura’ confondendolo con l’esercizio legittimo del ruolo di una maggioranza di governo che ha il dovere e diritto di fare le scelte e assumersi le proprie respondabilità, scelte che possono essere in linea con le opinioni legittime delle opposizioni o meno. Se non comprendiamo che la maggioranza ha il diritto-dover di governare e assumersi le sue responsabilità anche se facciamo un’azione sbagliata. Quando parliamo di forzatura, è anche il fatto che nel 2016 procedevamo alla sostituzione del commissario Zavoli dalla Commissione Giustizia, ed è stata eletta con 39 voti, e adesso l’opposizione si rifiuta di sostituire sua Eccellenza Santolini, è una forzatura questa o no?

Il Segretario alla Giustizia – che ha la competenza politica di far sì che il tribunale funzioni e in modo corretto, alla luce della lettera di Battagliano e del decesso del commissario dirigente Ferroni, il Segretario introietta un lavoro proficuo per arrivare alla nomina del magistrato dirigente e se ne assume le responsabilità, seguendo la legge e facendo in modo che la scelta ricada nel luogo deputato, il Consiglio giudiziario plenario. Non è una forzatura, ma è legittimo procedere in questo senso, rispettando le leggi. Guzzetta, al netto delle considerazioni fatte oggi da Ciavatta, non ha trovato contrarietà nel suo profilo di altissimo livello, detto questo nel Consiglio giudiziario plenario possono essere fatte altre consideraizoni e trovate alternative ma credo sia compito del Sds alla Giustizia e del presidente della Commssione lavorare per superare l’urgenza segnalata dal Magistrato facente funzioni.

Altro aspetto: oggi in Aula vengo a sapere che un consigliere della Repubblica, Ciavatta, è rinviato a giudizio. L’ho appreso nelle sue parole, potrei cadere nelle strumentalizzazioni: Rete che si richiama alla legalità, ha un rinviato a giudizio in aula, sarebbe stato incredibile qualche anno fa. Lei consigliere Ciavatta ha fatto un intervento molto pericoloso, quello sì, sull’indipendenza e autonomia della magistratura. Avete sottolineato parola per parola k0intervento dell’ex Sds Celli e oggi ne avete ricalcato i toni. Perchè allora Pedini Amati non richiamate all’ordine il vostro consigliere che parla di un giudice che giudica in un modo e un giudice che giudica in un altro?

(in Aula si scatena un applauso e grida la Reggenza è costretta ad intervenire per richiamare i consiglieri rei di “Attegiamenti indegni per un aula parlamentare”).

Comma 11. Ratifica Decreti Delegati e Decreto Legge

Decreto Delegato n.122 Introduzione della residenza ordinaria per lavoratori frontalieri.

Iro Belluzzi, Psd
Siamo in linea con i contenuti, però riteniamo occorra verificare che i trasferimenti all’interno della Repubblica non siano fittizi ma reali, con tutte le ricadute positive che poi ci sono sull’economia del Paese. Altro elemento che facciamo nostro è la richiesta avanzata dalla Csu sulla decisione rispetto a chi decidere di concedere la residenza. Visto che il numero è contingentato, siano considerati dati oggettivi, l’anzianità di lavoro in Repubblica e da considerare tutti coloro che nel tempo hanno maturato anzianità di lavoro anche con diverse realtà sammarinesi.

Pasquale Valentini, Pdcs
Nel decreto si parla di concedere la residenza a chi ha alle spalle 15 anni di attività continuativa sul territorio e si valorizza la presenza non occasionale e il ruolo che i frontalieri svolgono all’interno del nostro sistema economico e sociale. Ma come ho avuto modo di dire in Commisisoene Esteri, ci sarebbe piaciuto che un argomento come questo non passasse come argomento banale, è cun ambio di impostazione importante. Il tema della libera circolazione delle persone lo dobbiamo affrontare nell’ambito delle trattative in corso con l’Ue e in corso di negoziato dovremo presentare richieste particolari, perché non potremo accogliere questo senza clausole che tengano conto della natura del nostro territorio e alla luce di tipologie di concessione di residenza difficile da controllare. Le tipologie stanno diventando svariate e di competenze diverse. Sarebbe stato utile un quadro generale di riferimento che facesse capire i termini di sostenibilità del nostro Paese: qui è posto un numero di 20 concessioni per questa tipologia di residenza, le altre non hanno un riferimento. Anche perchè non si parla di singole residenze ma anche di nuclei familiari. Questo quadro ci manca. L’intervento è positivo ma andava messo sul tavolo in una trattativa sia con Italia che con Ue.

Sandra Giardi, Rete
L’intervento di per sé è positivo, forse allegato al decreto andavano inserite altre relazioni e dati statistici, visto che si fa riferimento al lavoro degli uffici . È vero che si parla di 20 unità, ma bisogna vedere quali sono i dati dei frontalieri che in territorio lavorano già da 15 anni e quali possono essere i vari sviluppi. E verificare che chi fa richiesta la fa veramente ai fini di risiedere sul territorio.

Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni
Il decreto risponde a un articolo della Finanziaria 2018, abbiamo accolto con favore questo intervento, riteniamo che i frontalieri che hanno trascorso più di altri la loro carriera in Repubblica hanno diritto a risiedervi. All’interno del dibattito è stata evidenziata la carenza di approfondimento sul tema della libera circolazione all’interno della Repubblica in un quadro complessivo che stiamo facendo con l’Ue, sono temi sicuramente interessanti e su cui sarà indispensabile aprire un confronto, anche su possibili posizioni da tenere al tavolo della trattativa. In questo caso, l’intervento così limitato con un numero residenze così esigue di 20 all’anno non va ad inficiare un percorso rispetto all’acquisizione 4 libertà che fanno parte dell’Acquis comunitario.

Decreto Legge n.133 Differimento dei termini per la presentazione della dichiarazione e del pagamento dell’imposta straordinaria sui patrimoni immobiliari e mobiliari di cui al Decreto Delegato 25 giugno 2018 n.71

Sandra Giardi, Rete presenta l’Emendamento modificativo art. 1 (che viene respinto con 27 voti contrari 14 a favore e un astenuto)
Abbiamo proposto di spostare al 21 dicembre il pagamento della patrimoniale perchè a far data del 21 sono elargite le treidcesime nel settor eprivaot, nel pubblico a quella data già elargite per cui in previsione spesa ulteriore con la tredicesima uno riece ad adempiere meglio a pagamento di questa tassa che di per sé è poco euqa, per cui indicato spostamento patriaonaile entro 21 dicembre 2018.

Eva Guidi, Sds Finanze
Il posticipo del decreto legge per il pagamento dell’imposto da ottobre al 30 novembre era stato fatto pensando a più fattori, il primo legato al fatto che spesso le persone si sono fatte assistere nella compilazione delle dichiarazioni da intermediari. In questo caso c’è necessità di avere tempi un po’ più lunghi rispetto alla finestra di tempo aperta. La data del 30 novembre poi non è stata scelta a caso, permette proprio di incamerare quella liquidità che dà la possibilità di far fronte con serenità proprio al pagamento di quegli stipendi e pensioni che molto probabilmente, come sapete, nel mese di dicembre vengono anticipate. In genere gli stipendi sono erogati il 27, per il periodo di Natale questi giorni sono anticipati, probabilmente il 21 che cade di venerdì. Lo dico con relativa serenità perchè era una delle motivazioni in trasparenza del decreto sulla patrimoniale quella di reperire risorse finanziare per sostenere tutto lo stato sociale e le spese. Dicembre per la pubblica amministraizone è un mese impegnativo, oltre al pagamento di stipendi e pensioni ci sono da chiudere molte posizioni di fornitori dello Stato. Considerate anche che con il meccanismo del pagamento della patrimoniale i versamenti che sono fatti, dovessero esesre fatti il 21 che è venerdì, per le elaborazioni tecniche necessarie andrebbero sicuramente oltre il 21. Riterrei, pur riterrendo la richiesta legittima, che in questo caso è necessario affrontare il periodo di stipendi e tredicesime e impegni dello Stato poter farvi fronte con serenità e non è possibile accettare l’emendamento. C’è già possibiltà di frazionare gli importi elevati della patrimoniale e spero questa possa aiutare chi è in difficoltà nel pagamento.

Teodoro Lonfernini, Pdcs
Grazie segretario per la sua precisazione. Se era organizzata in maniera diversa fin dall’origine, anche su quella tassa straordinaria si poteva dare più organizzazione e più tempo. Non lo accetti l’emendamento, ma mi consenti una nota: noi nell’arco di questi ultimi due mesi chiederemo ai cittadini tanti sacrifici, patrimoniale, anticipi su versamenti di tase sul 2019, impegni gravosi per i cittadini. Siccome ha un incarico importante, vada a recuperare quelle risorse che servono e serviranno per il nostro bilancio anche dove ancora si buttano via le cose con il badile. Un esempio su tutti: le voci di consulenze di Bcsm. Ad oggi siamo ancora a 1 mln di euro di consulenze, che se le sommiamo al quasi milione di euro di Cassa di risparmio fanno 2 mln di euro.

Alessandro Mancini, Ps
Premessa: sono assolutamente favorevole all’emendamento di Rete, e contrario alla patrimoniale, ma in questa sede dobbiamo ratificare un decreto e l’emendamento proposto è una piccola boccata d’aria per chi è veramente in difficoltà. Ma se non ho capito male: non è possibile accettare l’emendamento perché andiamo in crisi di liquidità e non ci sono i soldi per pagare le tredicesime, se prima non si paga la patrimoniale? Spero di aver capito male, se no davvero tremano i polsi.

Davide Forcellini, Rete
Vorrei capire bene le parole che ha riferito il Segretario. Capisco l’estrema sincerità, però venire in questa Aula e dirci che si tratta semplicemente di un giro di conto, si fa fatica a dire poi che il Paese è in crisi e bisogna ricostruire la fiducia…non si può posticipare la data perchè di fatto servono i soldi da ridare subito indietro? Vuol dire che siamo proprio in braghe di tela.

Giovanna Cecchetti, Indipendente
Chiedo delucidazioni da parte del Segretario sulle dichiarazione che l’incasso della patrimoniale serve per far fronte alle tredicesime di Natale. Sono parole preoccupanti.

Iro Belluzzi, Psd
Grazie per l’operazione trasparenza del Segretario Eva Guidi. La patrimoniale è operazione per pagare i dipendenti della Pa, io sono un dipendente pubblico ma sentire certe parole mi fa trovare in estremo disagio, tra poco dovremo aspettarci, al di là delle decurtazioni, di non ricevere più lo stipendio. Gli interventi straordinari sono accettabili se finalizzati allo sviluppo, non se sono semplici operazioni tampone. È il fallimento di Adesso.sm .Lancio un messaggio a tutta la politica e cittadinanza: è il momento di fare corpo unico e nominare 5-6 tecnici cui la politica dà il mandato perché il paese possa almeno stabilizzarsi e ripartire. E’ una situazione non più gesitbile da un governo che non ne ha indovinata una da quando si è insediato.

Dalibor Riccardi, Indipendente
La risposta del Segretario non fa che delineare la situazione allarmante in cui ci troviamo. Difficile darle responsabilità visto che ha assunto l’incarico da poco, ma la sua risposta non fa che aumentare perplessità. Si effettua un giroconto per riuscire a sostenere spese correnti legate al personale e a retribuzioni pubbliche. E’ ora di intervenire in un progetto che miri a qualcosa di più di un semestre.

Stefano Canti, Pdcs
E’ una dichiarazione allarmante quella del Segretario, sono due anni che sbandierate la mancanza di soldi per pagare i dipendenti pubblici, ma è una scusa. Se veramente fosse così, Segretario, ci può dare i dati di liquidità di cassa dello Stato? Solo così ci può dire che non ci sono i soldi per pagare i dipendenti pubblici . E’ di 12-13 mln di euro il costo mensile dei dipendenti pubblici, non penso che patrimoniale sia sufficente per pagare stipendi e tredicesime.

Simone Celli, Ssd
Invito il consigliere Canti ad andarsi a leggere le pagine 12-13 della relazione introduttiva al bilancio redatta dal Segretario Guidi per verificare tutti i dati sulla liquidità.

Roberto Giorgetti, Rf
Il problema della liquidità dello Stato non è nuovo, il Segretario ha sottolineato le difficoltà esistenti, il precedente Sds Celli lo aveva dichiarato forse in modo eclatante, chi amministra le finanze vede calare progressivamente la liquidità per fare fronte ad impegni scadenzati. Dal 2010 al 2016 la liquidità ha avuto una diminuzione nel’ordine dell’85%. Trovo bassamente demagogico voler inquadrare le parole del Segretario come misura di qualcosa fin qui sconosciuto.

Marco Gatti, Pdcs
A questo punto difficile credere che la patrimoniale non sarà riproposta nel 2019.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Questo è un emendamento di civiltà. Accoglierlo voleva dire andare incontro agli ultimi, ma ormai la frittata è fatta e siete costretti a rifiutare un emedamento di stampo civico. È evidente che la patrimoniale sarà riproposta.

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