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Approvato il ddl codice rosso, Bongiorno: “Basta donne massacrate in attesa di giudizio”

Ddl recante “Modifiche al Codice di Procedura Penale: disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”.

Pubblicato:28-11-2018 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50
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ROMA – Il consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto ‘codice rosso’, il disegno di legge recante “Modifiche al Codice di Procedura Penale: disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”.

COSA PREVEDE IL PROVVEDIMENTO

Si tratta di un provvedimento del Ministero della giustizia e di quello della pubblica amministrazione che accelera lo svolgimento delle indagini, le procedure di giustizia, ivi compresa l’audizione delle vittime dei reati di maltrattamenti di violenza sessuale, di atti persecutori e di lesioni aggravate in quanto commesse in contesti familiari o nell’ambito delle relazioni di convivenza. In questo modo si perviene nel più breve tempo possibile all’adozione di provvedimenti protettivi o di non avvicinamento e si impedisce che ingiustificabili stati procedimentali possano ulteriormente porre in pericolo di vita e l’incolumità fisica delle vittime di violenza domestica di genere. Il ddl comprende anche una parte sulla formazione delle forze dell’ordine coinvolte nelle indagini e di quelle impegnate negli istituti penitenziari.


CONTE: PREVISTI FONDO SPECIALE VITTIME E CENTRI REGIONALI

“Per noi contrastare la violenza domestica e di genere va qualificato col ‘codice rosso’. Introduciamo un sistema di prevenzione che faccia in modo che le denunce abbiano una corsia preferenziale di assoluta urgenza e siano affidate a personale altamente qualificato”, dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte presentando alla stampa il ddl approvato in cdm. “E’ un intervento che si inserisce in un programma di intervento molto piu’ articolato, che sara’ gestito dal Dipartimento alle Pari opportunita’ del sottosegretario Spadafora. Verra’ istituito un fondo speciale per le vittime di violenza e aperti centri regionali per le vittime che necessitano di urgente intervento”, aggiunge Conte.

BONGIORNO: “L’APPROVAZIONE DEL DDL CODICE ROSSO E’ UN PASSO IMPORTANTE”

“Un passo importante contro la violenza è l’approvazione in Consiglio dei Ministri del ddl ‘codice rosso’“, ha dichiarato il ministro della Pa Giulia Bongiorno all’Agenzia Dire.

“Ci sara’ la possibilita’ di riconoscere le denunce” per violenze domestiche o di genere “perchè ci sara’ una interlocuzione obbligatoria con il magistrato entro tre giorni. Non si potranno accettare tempi superiori ai tre giorni“, spiega il ministro in conferenza stampa dopo il Cdm.

Bongiorno confida in un “iter parlamentare particolarmente celere. Ricordo dalla mia esperienza parlamentare del 2009 che alcune materie riescono ad avere una particolare accelerazione se si crea una solidarieta’. Cosi’ ad esempio fu nel caso del disegno di legge contro lo stalking. Io spero che una collaborazione si possa trovare anche in questo caso”.

Il ministro ricorda la sua attività di avvocato a difesa delle donne vittime di violenza. “Per me e’ come tornare a quegli anni in cui presentavo denunce e non avevo risposte. Spero che ora qualcuno si accorgera’ che le donne non possono essere massacrate in attesa di giudizio”.

BONAFEDE: DENUNCIATE, STATO AL VOSTRO FIANCO

Il ddl sul codice rosso prevede “tempi rapidi perché non c’è un minuto da perdere di fronte alla denuncia di una donna”. Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri, osservando che “la semplicità di questa legge è la sua forza. Con questo disegno di legge- prosegue il Guardasigilli- stiamo anche facendo un appello alle donne che subiscono violenza: denunciate perché al vostro fianco c’è un criminale, non un uomo, e lo Stato vi sarà vicino in questo percorso di coraggio”.

Bonafede sottolinea che “il principio ispiratore della norma è che quando un donna si rivolge allo Stato e alle forze di polizia per denunciare una violenza in quel momento quella donna deve avere una corsia preferenziale, perché anche un giorno di ritardo può essere determinante per salvare la vita a quella donna”. Una denuncia, osserva, che “spesso è un atto di coraggio”. La legge prevede che in caso di violenza sulla donna e sui minori bisogna “immediatamente informare il pm senza alcuna discrezionalità ed entro 3 giorni il pm deve incontrare chi ha fatto la denuncia. Il ddl stabilisce che anche le fasi successive devono avere tempi immediati”, conclude il ministro pentastellato.

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