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Sifo: “Siamo chiamati a contribuire sullo sviluppo sostenibile”

Anche la sanità deve concorrere al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU

Pubblicato:28-10-2022 19:01
Ultimo aggiornamento:01-11-2022 13:21
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di Walter Gatti e Carlotta Di Santo

BOLOGNA – “Lo sviluppo sostenibile rappresenta un cambiamento paradigmatico che intende riorientare le idee stesse di crescita, progresso e consumo. Di fronte alle sfide globali che il cambiamento climatico e il deterioramento ambientale pongono alle istituzioni sanitarie in termini di prevenzione, assistenza e cura, anche la sanità – e quindi SIFO – deve concorrere al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU adottando un approccio etico e sostenibile alle sfide del futuro”. Lo ha affermato Mauro Mancini (direttore della Farmacia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord di Pesaro e Presidente del Comitato Organizzatore del Congresso) aprendo la sessione ‘Quale futuro per uno sviluppo sostenibile in sanità‘, workshop all’interno del XLIII Congresso SIFO 2022 in corso di svolgimento a Bologna, in cui tematiche etiche, professionali ed organizzative si sono integrate dando vita ad un dialogo multidisciplinare originalissimo.

Sviluppo sostenibile oggi seguendo il dibattito in corso dagli anni ’90 presso l’ONU e sfociati nei 15 “obiettivi” universali condivisi dall’Assemblea delle Nazioni Unite – significa utilizzare risorse, sviluppare sistemi produttivi, ed assicurare una cultura globale che non comprometta “le possibilità delle future generazioni”.


E’ ovvio, hanno detto i relatori Luca degli Esposti (CliCon) e Alessandro Miani (Società italiana medicina ambientale) che questo tipo di approccio “virtuoso” (non a caso la sessione è parte delle tematiche “etiche del XLIII Congresso SIFO) deve comprendere le grandi sfide planetarie, che raccolgono in un unico sguardo pace, giustizia, ambiente, cambiamento climatico, disuguaglianze sociali, povertà, sfruttamento del pianeta. Anche la sanità e la salute entrano in questa ‘agenda planetaria’, tenuto conto che una gestione ‘green’, eguale e sostenibile dei servizi sanitari, è un obiettivo centrale ma molto spesso sottaciuto di ogni corretta cultura dello sviluppo.

Quali sono gli elementi e valori che SIFO intende proporre dal Congresso di Bologna alla sanità nazionale per rendere “sostenibile lo sviluppo della sanità”? Risponde il presidente del Comitato organizzatore del Congresso: “I farmacisti ospedalieri possono rappresentare un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile in virtù della loro capacità di apportare contenuti pragmatici e di essere quindi un laboratorio culturale ed etico di grande rilevanza. Questo anche in considerazione dell’enorme responsabilità che le società scientifiche hanno nei confronti delle generazioni presenti e future in termini di accesso alle informazioni, alla formazione ed a tutte le variabili in grado di produrre un vero mutamento sociale”. Ma allora, quali responsabilità SIFO intende assumersi in questo ambito? “Nel nostro know-how”, conclude Mancini, “vi è sicuramente la formazione scientifica dei professionisti in grado di valicare la logica a silos che molto spesso affligge il mondo delle professioni. Nell’horizon scanning di SIFO può trovare spazio un osservatorio sulla salute e sostenibilità o quantomeno la proposizione di workshop a cadenza annuale/semestrale per proporre momenti di formazione e confronto periodici. Ed in questo possiamo essere il motore propulsivo di una cultura della sostenibilità da proporre, sostenere e condividere con tutte le altre professioni sanitarie”.

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