Assago, gli inquirenti: “L’aggressione è durata un solo minuto”

Nei confronti della persona fermata per i fatti di Assago la procura di Milano ha presentato la "richiesta di convalida dell'arresto per omicidio e di duplice tentato omicidio

Pubblicato:28-10-2022 19:23
Ultimo aggiornamento:28-10-2022 19:44

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MILANO – Un solo minuto. Tanto è durata l’aggressione fatta da un uomo di 46 anni che, ieri sera, ha portato all’omicidio di una persona e al ferimento di altre cinque in un supermercato di Assago, alle porte di Milano. Ad illustrarne i passaggi è stato il generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante provinciale dei carabinieri di Milano, durante una conferenza stampa in Procura a Milano. Insieme a lui, erano presenti Marcello Viola, Procuratore della Repubblica di Milano, e Laura Pedio, procuratore aggiunto di Milano.

“Il luogo dell’azione è molto vasto- spiega Mannucci Benincasa- ma grazie alle telecamere, che non riprendono la totalità dell’area, siamo in grado di ricostruire i tempi di questa azione. Da tutti gli accertamenti condotti, non c’è nessun elemento che può condurre a un’interpretazione diversa”.

L’arrestato, come spiega il generale dei Carabinieri, ha “raggiunto il supermercato alle 18.35, si è mosso in questi spazi cercando qualche cosa, fino a che si è soffermato sugli scaffali dove ci sono dei normalissimi coltelli da cucina confezionati in scatole. Ne estrae uno e da quel momento passa un minuto prima che venga immobilizzato, tutto si conclude alle 18.43″.

Le immagini di sorveglianza restituiscono il caos di quei momenti con “urla, grida, persone ferite a terra e gente che scappa”. A quel punto “uno degli ultimi fendenti viene lanciato contro il fianco destro di un giovane boliviano”, che viene “ferito mortalmente”. L’aggressore viene poi fermato “davanti alle casse” da un “impiegato del Carrefour, insieme ad altre persone, tra cui un ex giocatore dell’Inter (Massimo Tarantino, ndr)”. L’aggressore, “viene ferito a sua volta, cade a terra, viene disarmato, immobilizzato e cessa di essere ostile” prima di essere fermato dai carabinieri della compagnia di Corsico.

“MOVENTE DI TIPO PSICHIATRICO, NON È TERRORISMO”

“Vista la dinamica del fatto, siamo in grado di escludere causali diverse da quella accertata, che è quella di un grave stato di turbamento psichiatrico da parte della persona sottoposta ad arresto. È esclusa la causale di tipo terroristico”. Così Marcello Viola, Procuratore della Repubblica di Milano.

ARRESTO E CUSTODIA PSICHIATRICA PER L’OMICIDA

Nei confronti della persona fermata per i fatti di Assago la procura di Milano ha presentato la “richiesta di convalida dell’arresto per omicidio e di duplice tentato omicidio. Insieme alla convalida è stata richiesta anche la misura cautelare della custodia in luogo di cura in reparto psichiatrico, la situazione più adeguata vista presenza di problemi psichici”, prosegue Viola.
“Avvisaglie sul soggetto non ce n’erano, era fissato un controllo psichiatrico richiesto dalla famiglia, ma non c’erano stati comportamenti violenti precedenti o segnalazioni di disturbo”.
La visita era stata chiesta dalla famiglia per il disagio manifestato con comportamenti autolesionistici o ossessione, ma mai con atteggiamenti violenti verso gli altri. Non aveva mai aggredito nessuno, al massimo aveva rotto qualche piatto”.

Per il Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola il 46enne arrestato dopo i tragici fatti di Assago era “inserito in una struttura familiare normale e presente, con il padre, la madre e la sorella. Non viveva in una condizione di solitudine e degrado, ma aveva un disagio psicologico grave”, Insomma, “si tratta di un episodio assolutamente imprevedibile”, aggiunge Viola nel corso della conferenza stampa al Palazzo di Giustizia.
Gli inquirenti, inoltre, escludono “l’abuso di sostanze alcoliche” mentre “non ci sono notizie sull’uso di psicofarmaci”. Il 46enne “assumeva calmanti regolarmente prescritti dal medico, ma al momento non risulta nessun abuso”.

L’ARRESTATO HA RISPOSTO ALL’INTERROGATORIO

Il soggetto arrestato per l’omicidio di una persona e l’accoltellamento di altre cinque ieri sera in un supermercato ad Assago “ha risposto all’interrogatorio del Pm e non si è avvalso della facoltà di non rispondere. Quello che emerge è la sensazione del disagio psichico, ma contenuti dell’interrogatorio non sono divulgabili prima dell’interrogatorio del Gip”, conclude Viola.

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