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In Sardegna torna l’incubo della lingua blu, stop alla movimentazione dei capi

Nell'isola 108 focolai che coinvolgono 30.200 animali. Coldiretti: "Si convochi un tavolo tecnico"

Pubblicato:28-10-2022 15:27
Ultimo aggiornamento:28-10-2022 15:27
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CAGLIARI – Torna l’incubo della lingua blu in Sardegna. Nell’isola la movimentazione dei capi vivi sensibili alla malattia, intra ed extraregionale, è consentita esclusivamente previo esito negativo degli esami della reazione a catena della polimerasi (Pcr) per sierotipo 3. Sono le nuove disposizioni firmate questa mattina dal direttore del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, Antonio Montisci, che avranno decorrenza immediata fino al 13 novembre.

CUALBU: BLOCCATA LA MOVIMENTAZIONE DEI CAPI, ENNESIMA MAZZATA


“Un’altra pesante mazzata in particolare per il settore bovino, serbatoio del virus- il commento del presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu– e soprattutto per quello da carne che conta oltre 200.000 capi ed esporta gran parte dei vitelli da ingrasso oltre i confini sardi”.
L’ennesima esplosione del virus della lingua blu in Sardegna, quest’anno si sta materializzando anche con una variante, quella del sierotipo 3, per la quale non c’è ancora il vaccino. Secondo l’ultimo aggiornamento di Coldiretti, i focolai attivi sono 21 e coinvolgono in totale 7.595 capi, con 167 casi, 160 dei quali con sintomi clinici, e 57 morti. I focolai sospetti sono invece 54 con 13.397 capi, 529 casi, 518 con sintomi clinici e 86 morti. I focolai estinti sono invece 33 con 9.208 numero di capi coinvolti, 176 casi, 14 dei quali con sintomi clinici e 11 morti. Per un totale 108 focolai, 30.200 capi, 872 casi, 692 con sintomi clinici e 154 morti. La parte della Sardegna più colpita è quella sud occidentale.
Oltre agli ovini, a pagare le conseguenze di questa nuova ondata sono gli allevamenti bovini che, prima di uscire dall’azienda, in tutto il territorio regionale, dovranno essere sottoposti alla Pcr e contestualmente alla somministrazione di un insetto-repellente. In caso di positività anche di un solo capo la movimentazione sarà bloccata.

SABA: DA 20 ANNI MALATTIA FLAGELLA L’ISOLA, SERVE UN TAVOLO TECNICO


“Una nuova mazzata per la zootecnia sarda, occorrerà assistere maggiormente il bestiame integrando anche il mangime- spiega Cualbu-. E questo vale sia per gli animali colpiti dalla lingua blu sia per quelli che ne subiscono le conseguenze indirettamente per via del blocco previa Pcr della movimentazione”. La stessa Pcr, ricorda Culabu, peserà sui bilanci aziendali: “Ci batteremo affinché la Regione, come in passato, intervenga per abbatterne i costi. Allo stesso tempo è necessario liquidare gli indennizzi per le perdite dello scorso anno. Non c’è tempo da perdere, e quanto sta accadendo è sintomatico di un sistema che non funziona: si hanno nuove perdite per la lingua blu, senza ancora aver ricevuto gli indennizzi che devono alleviare l’ondata dell’anno prima”.
Coldiretti Sardegna, attraverso il direttore Luca Saba, chiede quindi l’istituzione immediata di un tavolo tecnico “in cui si condividano tutti i dati, si faccia chiarezza e si comunichino le strategie che si stanno adottando per bloccare l’emergenza- spiega- e allo stesso tempo anche per sconfiggere o per mettere sotto controllo la malattia che sta mietendo vittime da 21 anni. Dal 2000 abbiamo perso 800.000 capi e sono stati investiti per gli indennizzi oltre 166 milioni di euro, oltre alle sostanziose perdite indirette con mancati redditi dovuti ai numerosi blocchi della movimentazione”.


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