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Caro bollette, in Sardegna bonus 200 euro a lavoratori artigiani

Iniziativa Ebas, stanziamento di 126mila euro: "Aiuto concreto e zero burocrazia"

Pubblicato:28-10-2022 12:55
Ultimo aggiornamento:28-10-2022 12:55
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CAGLIARI – Un aiuto “concreto, tempestivo e, soprattutto, senza burocrazia“. Così Marina Manconi, presidente dell’Ebas, lancia il “bonus rincari” da 200 euro che l’Ente bilaterale per l’artigianato in Sardegna, ha voluto destinare ai lavoratori delle imprese artigiane dell’isola per contrastare gli aumenti, a partire da quelli dell’energia.
Il contributo, una tantum, è destinato ai dipendenti delle realtà artigiane della Sardegna dei settori alimentare, benessere, comunicazione, legno-arredo, moda, riparazione e manutenzione macchinari, ristorazione senza somministrazione, trasporto e logistica. Sarà accreditato sul conto corrente dell’azienda che lo inserirà direttamente nella busta paga del lavoratore e verrà coperto grazie ai 126.000 euro che l’Ente ha destinato per l’iniziativa. Potranno fruirne tutti gli addetti, in possesso di attestazione Isee non superiore a 20.000 euro, i cui datori di lavoro abbiano contribuito per almeno 24 mesi di versamenti verso l’Ente.


Dal primo novembre fino a esaurimento fondi, il lavoratore non dovrà far altro che inoltrare, tramite mail certificata a ebas.sardegna@pec.it, quattro documenti: la domanda di richiesta bonus debitamente compilata insieme al documento di identità e codice fiscale del lavoratore richiedente il bonus, l’attestazione Isee in corso di validità e la dichiarazione sostitutiva degli altri componenti del nucleo familiare (minori esclusi). Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.ebas.sardegna.it alla sezione “Servizi dipendenti”.

“Abbiamo chiamato il bonus in questo modo- spiega Manconi- perché volevamo rientrassero in questo sostegno non solo i rincari energetici, ma anche quelli legati all’incremento dei costi, per esempio, del carburante, dei generi alimentari, dell’abbigliamento, spese che stanno pesantemente gravando sui bilanci familiari. Soprattutto l’abbiamo studiato per essere erogato senza burocrazia, in modo quasi automatico, con una semplice domanda e senza copie di bollette o ricevute“.



Non una misura risolutiva, ammette la presidente dell’Ebas, “ma un modo per sostenere le famiglie dei lavoratori artigiani sardi, spesso monoreddito. Anche questa iniziativa rientra tra le tante prestazioni di sostegno al reddito erogate dall’Ente in favore dei datori di lavoro e dei lavoratori del comparto dell’artigianato”. Un sostegno economico “che l’ente vuole destinare ai dipendenti delle piccole aziende artigiane, che spesso non possono contare su altri incentivi, come nelle grandi realtà produttive”, rimarca il vicepresidente dell’Ebas, Federico Matta. Negli anni della pandemia, “attraverso il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato- sottolinea Simona Guttuso, direttore dell’Ebas- abbiamo erogato alle imprese artigiane sarde ben 56 milioni di euro. Ora il settore si trova ad affrontare l’ennesima emergenza: le imprese e i dipendenti sono molto spaventati dai rincari, che si tratti di energia, di materiali, di beni di consumo o di prima necessità”.

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