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VIDEO | Make to Care, soluzioni innovative per la disabilità: assegnati i premi Sanofi

Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia: "Con Make to Care si genera ecosistema per soluzioni concrete"

Pubblicato:28-10-2021 15:27
Ultimo aggiornamento:28-10-2021 17:25
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maketocare sanofi foto twitter
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ROMA – Sono stati proclamati ieri sera i vincitori della sesta edizione di ‘Make to Care‘, il contest di Sanofi che incoraggia, premia e supporta soluzioni innovative che sfidano la disabilità. Si tratta di Camera Libera Tutti del FabLab di Parma in collaborazione con Hackability, e SwimAble di E-nable Italia – Associazione italiana per bambini e famiglie con agenesia, amputazione e malformazioni arti – ed Energy Family Project.

“A ritirare il premio sono stati Daniele Khalousi per Camera Libera Tutti e Alberto Navatta e Piera Losciale per SwimAble. La giuria – composta da rappresentanti delle istituzioni, medici, ricercatori e opinion leader del mondo dell’innovazione e della scienza – ha selezionato i due vincitori tra i sei progetti finalisti scelti tramite una votazione su Instagram aperta a tutti e che ha totalizzato oltre 3600 voti”, si legge nella nota diffusa da Sanofi.

“Giunta alla sua sesta edizione, ‘Make to Care’- si legge ancora- ha raccolto negli anni circa 500 progetti, tra cui 50 finalisti e 10 vincitori valorizzando e sviluppando un ecosistema attorno a cui gravitano centri di ricerca, strutture sanitarie, innovatori, investitori, caregiver e pazienti. Obiettivo comune è quello di promuovere soluzioni e iniziative volte a supportare nel concreto le persone con disabilità e chi li assiste nella vita quotidiana, con lo scopo di migliorare la loro qualità di vita e promuovere la loro inclusione nella società. In linea con i valori che ispirano ‘Make To Care’, i vincitori hanno proposto soluzioni innovative, che rispondono alle necessità reali delle persone con disabilità”.


I PROGETTI VINCITORI

“Camera Libera Tutti è un progetto che nasce dal bisogno di sopperire alla carenza di strutture turistiche sufficientemente inclusive. Per questo motivo un team progettuale ha lavorato allo sviluppo di soluzioni di arredo, dispositivi e sistemi per rendere maggiormente accessibili le strutture ricettive per le persone con disabilità e che contemporaneamente avessero anche un design accattivante migliorando, anche esteticamente, le strutture. Il risultato è stato la progettazione di un ‘Welcome Kit’ composto da dieci oggetti indispensabili che, seppur apparentemente semplici, aumentano sensibilmente la qualità del soggiorno, abbattendo le differenze tra alloggi riservati a persone disabili e quelli destinati a turisti normodotati”, specifica la nota. “‘SwimAble’- prosegue Sanofi- è un ausilio per arto superiore dedicato a bambini che si approcciano all’attività sportiva in acqua e che hanno un’amputazione dell’arto superiore sotto il gomito (amputazione transradiale). Ha come obiettivo principale quello di favorire le attività motorie in acqua volte a preservare le funzionalità muscolari residuali. L’ausilio progettato risponde alle caratteristiche fisiche ed ingegneristiche necessarie al galleggiamento, ma è completamente integrato nell’outfit dell’utente. Difatti appare come un monospalla inserito perfettamente nel costume, anche grazie alla scelta dei colori e del materiale. SwimAble è infatti prodotto in Lycra, fibra solitamente utilizzata nella fabbricazione dei comuni costumi da piscina. Facilmente indossabile dal bambino stesso, questo ausilio entra a far parte del normale abbigliamento da piscina”.

I vincitori avranno nel 2022 la possibilità di partire per un viaggio formativo in Israele, vera e propria patria delle start-Up. Un programma denso di incontri organizzati dall’Ambasciata di Israele in Italia (che patrocina il Contest dal 2019) e finalizzati ad acquisire conoscenze e contatti utili per l’ulteriore sviluppo dei progetti. Ai vincitori di questa edizione si aggiungeranno i vincitori dell’edizione 2019 e 2020 del Contest che, a causa dell’epidemia da Covid-19 e delle limitazioni agli spostamenti tra Stati degli ultimi mesi, non erano riusciti a partire. In primavera 2022, quindi- si legge nella nota- oltre a Camera Libera Tutti e SwimAble, prenderanno parte all’esperienza formativa anche gli ideatori dei progetti CapisciAME e Sedia Intelligente, vincitori del contest 2020, e Tourist Eyes e LETIsmart Luce e Voce vincitori nel 2019″.

“Make to Care è un progetto unico che negli anni ha permesso di raccogliere tante soluzioni innovative volte a migliorare la vita delle persone con disabilità- dichiara Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia- Crediamo fortemente nel modello dell’open innovation e nella capacità di mettere in relazione diversi attori per costruire un ‘sistema salute’ sempre più inclusivo e accessibile. Spero che ‘Make to Care’ possa continuare a crescere e allargare sempre di più questa rete virtuosa di partnership continuando a favorire lo sviluppo di idee/progetti innovativi e sostenendo il percorso di innovazione del Paese, in collaborazione con il mondo delle Istituzioni e della Ricerca”.

LE MENZIONI SPECIALI

“Per questa edizione sono state inoltre assegnate da Sanofi tre Menzioni speciali: le prime due a progetti nati per semplificare la gestione dell’igiene personale di chi ha una disabilità, in autonomia e indipendenza. Il progetto NoLimits di Alessandro Fugazzotto comprende l’alza vaso universale ‘For All’ e il nuovo vaso sanitario con aperture laterali, una svolta epocale da quando è nato il cosiddetto wc per disabili cinquant’anni anni fa (entrambi i prodotti sono realizzati dalla Ponte Giulio Spa). E il progetto Show-chair di Giulio Riccio, una sedia da doccia brevettata, pensata per semplificare la vita di persone anziane o a mobilità ridotta, senza necessità di ristrutturare il bagno. La terza menzione speciale è andata al Presidente della Giuria, Fabio Gorrasi, papà, ‘maker per amore’ e primo ispiratore della iniziativa Make to Care. Fabio ha una bambina affetta da SMA, atrofia muscolare spinale, una rara malattia neurodegenerativa. Per camminare aveva bisogno di un tutore, ma quelli in commercio o realizzati precedentemente non andavano bene per lei. Studiando i movimenti delle articolazioni e dopo vari tentativi, Fabio ha ideato e poi realizzato, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, un nuovo tutore, che unisce caratteristiche di flessibilità e robustezza”, conclude Sanofi.

CATTANI (SANOFI): “DA OGNI CRISI SI GENERA DISRUPTIVE INNOVATION

“Non so se sarà questo l’anno in cui vedremo i risultati dell’innovazione frutto della pandemia, ma nelle fasi di grande cambiamento c’è sempre una ‘disruptive innovation’. Il digitale ha modificato le nostre vite in questi mesi, quindi credo si riverberà anche nell’open innovation. La risposta quindi è sì, non so se oggi, ma presto vedremo gli esiti dell’innovazione scatenata dalla crisi sanitaria”. Così Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia, commenta con la Dire i possibili esiti sul fronte innovazione nel post pandemia, a margine dell’evento Make to Care, iniziativa promossa da Sanofi Italia e che ha premiato alcuni progetti di startup innovative, come Camera Libera tutti e Swimable, idee sviluppate per migliorare la vita di pazienti e persone con disabilità. “Crediamo nello scambio, nella condivisione, nell’inclusione delle differenze come valore aziendale”, evidenzia Cattani nello spiegare lo spirito con cui si sono poste le basi per l’iniziativa che è giunta alla sua sesta edizione. “Siamo all’avanguardia nel panorama farmaceutico per le soluzioni digitali e aprirsi all’innovazione, all’esterno e alla contaminazione è per noi essenziale per continuare a generare innovazione sostenibile nel medio e lungo periodo”, conclude.

CATTANI (SANOFI): “IL NOSTRO OBIETTIVO È FAR EMERGERE LE STORIE

“L’obiettivo è quello di mettere a fattor comune la patient-driven innovation con la open innovation e creare un ambiente favorevole dove la partnership pubblico e privato possa compiersi. Un ecosistema dove nuove iniziative di business, che nascono da queste innovazioni, possano trovare terreno fertile, con finanziamenti in Italia, e portare quindi a soluzioni concrete”, spiega Cattani. “È un impegno importante quello di Sanofi Italia- spiega infatti Cattani- siamo alla sesta edizione della Make to Care, che è nata dalla casualità dell’incontro con un papà innovatore, Fabio Gorrasi, che ha sviluppato e prodotto nel garage di casa un corsetto per sua figlia, Roberta, affetta da Sma. Da lì è nato un percorso che ci ha visto in partnership con la Makerfaire di Roma, l’anno successivo, nel 2017, e oggi vogliamo andare oltre alla nostra missione aziendale che è ricercare e sviluppare, portare ai pazienti farmaci ad alto valore terapeutico. Il nostro obiettivo- afferma l’ad di Sanofi- è aiutare le storie ad emergere, come le storie di Fabio e Roberta, che combattono ogni giorno per far sì che Roberta possa avere una vita normale, la più normale possibile. Ma soprattutto da lì è iniziato il percorso che ha avvicinato la patient-driven innovation, l’innovazione che nasce dai pazienti, con il mondo digitale delle soluzioni informatiche, delle app e delle startup con la ricerca universitaria”. 

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