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Il nido d’amore perfetto per i cervi? Nel bosco del Cansiglio

È partito nel 2015 il monitoraggio su alcuni cervi che oggi ha permesso agli studiosi di identificare l'area del Cansiglio come loro rifugio d'amore prediletto

Pubblicato:28-10-2021 15:05
Ultimo aggiornamento:28-10-2021 15:05

cervo
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VENEZIA – Per i cervi il ‘magico’ bosco del Cansiglio è il perfetto nido d’amore. Ora lo certifica una vera e propria ‘prova sul campo’: i dati raccolti su due cervi catturati nell’ottobre del 2020, e seguiti passo passo grazie a un radiocollare, hanno confermato l’ipotesi “che parte di questi maestosi animali raggiungano l’area demaniale del Cansiglio solo per la stagione degli amori”, che tra settembre e ottobre richiama numerosi appassionati vista la facilità di osservazione e il fascino che suscita il suono dei bramiti.

DURANTE L’ANNO I CERVI VIVONO ANCHE A 10 CHILOMETRI DI DISTANZA

Al di là di questo breve periodo, i maschi di cervo possono spostarsi al di fuori del Cansiglio per trascorrere il resto dell’anno a distanze lineari che superano anche i dieci chilometri. E’ il responso del progetto di monitoraggio con radiocollare satellitare di alcuni esemplari della popolazione di cervi in Cansiglio, realizzato con Regione Veneto, Veneto Agricoltura, Università Ca’ Foscari di Venezia, Polizia provinciale di Belluno e Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Tarvisio.

Obiettivo dell’iniziativa era raccogliere specifiche informazioni sul comportamento dei cervi in determinate situazioni, per esempio durante il periodo della riproduzione e nei mesi invernali, ma anche di evidenziare gli effetti della loro presenza sulle altre specie animali che abitano quest’area e sulla rinnovazione forestale nonché sulle specie fruttifere del sottobosco. “Effetti che complessivamente risultano essere piuttosto negativi visto che a patire maggiormente è proprio la rinnovazione dei soprassuoli forestali, con pesanti conseguenza anche su altre specie di elevato valore conservazionistico, quali il gallo cedrone o il francolino di monte, e sulle componenti della biodiversità meno evidenti quali, ad esempio, le comunità dei coleotteri carabidi”, resoconta Veneto Agricoltura.


IL MONITORAGGIO È PARTITO NEL 2015

L’azione di monitoraggio con la tecnica della radiotelemetria satellitare svolta in Cansiglio sta fornendo in questi giorni i risultati: si tratta di uno studio partito nel 2015, quando 10 femmine di cervo furono catturate e munite di radiocollare satellitare per acquisire informazioni sul comportamento della specie, in particolare sugli spostamenti durante il periodo delle nevicate e in corrispondenza della stagione degli amori. Poi, tra 2020 e 2021, nonostante le restrizioni dovute all’emergenza Covid, uno staff di specialisti coordinato dall’Università Cà Foscari ha catturato altri cinque maschi adulti di cervo munendoli di radiocollare satellitare per acquisire ulteriori informazioni sulla biologia della specie e in particolare sul comportamento riproduttivo. E così si è appurato “che parte di questi maestosi animali raggiungano l’area demaniale del Cansiglio solo per la stagione degli amori”.

Nei primi giorni di ottobre il lavoro di campo di Veneto Agricoltura coordinato da Sandro Nicoloso, coadiuvato da Paola Semenzato e con il veterinario Enrica Bellinello, assieme ad alcuni volontari, ha permesso agli agenti della Polizia provinciale di Belluno e ai Carabinieri di Tarvisio di catturare altri tre maschi come previsto dal progetto consentendo così di ampliare il campione del monitoraggio. I risultati dell’azione di monitoraggio svolta finora in Cansiglio sono confluiti in alcune tesi di laurea discusse in tre diversi Atenei italiani (Padova, Venezia e Firenze).

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