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Coronavirus, Brusaferro: “Rt sopra 1 in tutte le Regioni, non mollare su asintomatici”

Tracciare i positivi "resta la prima frontiera per contenere l'infezione", dice il presidente dell'istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro

Pubblicato:28-10-2020 10:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:08

SILVIO BRUSAFERRO
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ROMA – L’epidemia da CoViD-19 attualmente è “largamente diffusa in tutta l’Italia” e “non è più localizzata”. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), lo dice in audizione alla commissione Igiene e sanità del Senato.

L’andamento dell’indice Rt, che indica la velocità di diffusione del virus, fornisce “l’idea della crescita che stiamo vivendo”, avverte Brusaferro, “in tutte le regioni è superiore a 1” mentre “numerose realtà lo superano ampiamente”. Dopo un’estate con “numeri limitati” e un settembre “in lieve e progressivo aumento”, prosegue il presidente Iss, si è registrato “un picco nelle ultime due settimane“.

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“RESTA IMPORTANTE INDIVIDUARE ASINTOMATICI”

Nel fronteggiare la pandemia da CoVid-19 resta “importante individuare gli asintomatici”, per cui resta “fondamentale continuare a tracciare i positivi”. Si dovranno compiere “tutti gli sforzi” necessari e “non mollare la presa“, dice ancora Brusaferro in audizione alla commissione Igiene e sanità del Senato. Tracciare chi è portatore del virus resta “la prima frontiera per contenere l’infezione“, così come tracciare chi è “entrato in stretto contatto” con essi, avverte Brusaferro. Essendo “essenziale” mantenere i contagi “al di sotto di una certa soglia”, ricorda il presidente Iss, i positivi devono poter essere “facilmente individuati”, in modo “si possano tracciare i loro contatti stretti” che possano essere stati contagiati.

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