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ROMA – “Una sconfitta scritta figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un’idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la ‘genialata’ di fare una foto di gruppo all’ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali”. Lo ha detto Matteo Renzi a Bruno Vespa per il libro “Perche’ l’Italia divento’ fascista (e perche’ il fascismo non puo’ tornare)”.
“Nello staff di Chigi evidentemente- ha aggiunto- c’è qualcuno che pensa che Conte possa fare i miracoli, intervenendo in campagna elettorale e cambiando i risultati: ignorano, questi signori, che i sondaggi sulla fiducia nei leader non si traducono mai in voti. La percentuale di gradimento ti dice quanto sei simpatico, non quanto sei votabile. E non sempre le due cose coincidono. Nella storia repubblicana leader con un altissimo livello di fiducia personale non sono riusciti a trasformarli in consensi elettorali. Perché è quella che si chiama ‘fiducia istituzionale’: gratifica l’ego, ma non indice alle elezioni”.
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“Leggo sui giornali che qualcuno attribuisce la colpa a me persino della sconfitta in Umbria. Mi spiace che si possa arrivare a tanto. Questo odio nei miei confronti ha qualcosa di inspiegabile (guardate questo video di Paolo Mieli sul fuoco amico contro di me). La verità è che quando ho lasciato la guida del Pd governavamo 17 regioni su 21. Adesso il Pd governa in 7 regioni su 21. L’idea di dire che è sempre tutta colpa mia non mi sembra geniale. Ma se serve a qualcuno per mettersi il cuore in pace, non replico, evito le polemiche e invito tutti a lavorare”, scrive Renzi nella enews.
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“Disse il promotore dell’accordo. Matteo Renzi #senzavergogna”. Lo scrive su twitter Carlo Calenda, commentando le parole di Matteo Renzi “una sconfitta scritta figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi”.
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