NEWS:

Eur, Berdini annuncia: “Entro il 15 novembre arriva la delibera per il restauro delle Torri”

"La delibera conterrà poi l'ammontare del corrispettivo che la società Alfiere dovrà dare all'amministrazione e che sarà intorno ai 18 milioni"

Pubblicato:28-10-2016 12:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:13

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp
Le Ex Torri delle Finanze all'Eur

Le Ex Torri delle Finanze all’Eur

ROMA – “Entro il 15 novembre approveremo una delibera in Consiglio, e precedentemente in giunta, che confermerà per le torri ex finanze dell’Eur la destinazione direzionale e l’avvio di un restauro conservativo che potrà partire immediatamente dopo. Le torri non saranno escluse dalla carta della qualità. La delibera conterrà poi l’ammontare del corrispettivo che la società Alfiere dovrà dare all’amministrazione e che sarà intorno ai 18 milioni”. Questo l’annuncio dato oggi dall’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Paolo Berdini, in occasione dei lavori della commissione Urbanistica dedicata alla situazione delle cosiddette torri ex finanze.

“Il restauro- ha spiegato Berdini- potrà avvenire anche in assenza di una società acquirente. Lo ha chiesto la stessa società Alfiere di poter partire subito. Io spero che resti Tim ma se questo non dovesse avvenire sono certo che un acquirente lo troveremo. Qualunque sia l’esito del Tar sul ricorso di Alfiere il restauro conservativo delle torri andrà in porto. Non credo ci siano problemi a trovare un locatario, nel caso in cui Tim decida di tirarsi indietro, per tre edifici che si trovano a non più di 50 metri dalla nuova Nuvola di Fuksas, che è un elemento di trascinamento importante”.

Nel corso della commissione i tecnici del dipartimento hanno poi fatto chiarezza sui quali siano stati i motivi, a loro parere, che hanno portato alla sospensione del permesso a costruire che avrebbe dato il via libera al nuovo quartier generale di Tim.  (LEGGI NEL NOTIZIARIO DIRE IN ABBONAMENTO)


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it