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Sinistra e Verdi: “Ecco i segreti della nostra campagna in Emilia-Romagna”

Parlano i comunicatori: "Dirette, non Tik Tok e non censurare commenti ostili"

Pubblicato:28-09-2022 18:08
Ultimo aggiornamento:28-09-2022 18:08

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Reggio Emilia – Non oscurare i commenti “ostili” e puntare su dirette social di candidati e attivisti abbandonando i video di Tik Tok. Sono i “segreti” della campagna elettorale dell’alleanza tra Verdi e Sinistra italiana in Emilia-Romagna, che ha raggiunto su Facebook 680.000 persone (su 2,4 milioni di utenti in regione), la metà delle quali ha poi interagito commentando, condividendo, mettendo link o inviando un messaggio di posta. Li svelano gli stessi comunicatori della formazione che unisce Europa Verde, Sinistra Italiana e Possibile, che a livello regionale ha incassato 99.744 voti (4,32%) per la Camera e 104.102 (pari al 4,52%) per il Senato.

I comunicatori: “Con chi faceva commenti negativi abbiamo parlato”

Gli “strateghi” sono due giovani di 34 anni, Dario De Lucia di Reggio Emilia (dove è consigliere comunale e recordman di preferenze alle ultime elezioni amministrative) e di Fabio Nacchio Nastri di Modena, presidente dell’associazione Gaylex che difende i diritti delle persone lesbiche, gay, bisex e trans.
“Avevamo a disposizione forse un decimo del budget dei grandi partiti ed eravamo solo in due sui social a coprire un territorio politicamente complesso da 2 milioni e 300mila elettori”, commentano. Il “risultato- aggiungono- è diventato possibile grazie ai candidati e attivisti sui territori”. Ma anche ad una strategia basata sulla “empatia” perché “non abbiamo oscurato commenti negativi e anzi abbiamo provato a ragionare con tutti quelli che ci hanno scritto. Molti di questi poi si sono resi disponibili a darci una mano”.

La scelta dei media: Tik Tok al bando e dirette social con protagonisti

Sul piano comunicativo, continuano De Lucia e Nastri, “altro che Tik Tok, abbiamo realizzato una diretta social al giorno approfondendo temi puntuali del programma per ognuna delle province facendo parlare i candidati intervallati da ospiti amici come il cantautore Max Collini, professori universitari, studenti, attivisti e amministratori”. Dirette che poi “andavano sincronizzate su tutti social dei territori permettendoci di arrivare a migliaia di persone ogni volta”. Inoltre “abbiamo pubblicato oltre 280 post in poco più di un mese e ognuno di questi trattava un tema puntuale e faceva parlare con video e foto i candidati e attivisti direttamente sul territorio”.


La mossa vincente: “Alla fine convinti molti a darci una mano”

Infine, spiegano ancora i comunicatori, “abbiamo promosso ognuno di questi contenuti per qualche decina di euro nel collegio di appartenenza alle persone interessate, così da creare un aggancio e da qui la relazione a diventare attivista, approfondire il programma e fare piccole azioni a sostegno della campagna”.

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