ROMA – “A un certo punto stavo singhiozzando tantissimo, e non so, mi passava tutto per la mente. Su quanto sono felice di vivere davvero questo momento proprio lì, con tutti. È stato così bello stare seduti lì, ad ascoltare tutto mentre la musica suonava, e l’attenzione era forse più su di lei, la cantante. Ti dimentichi di essere fotografato. Immagino che a un certo punto, solo perché ovviamente non potevo parlare e la musica era lì, immagino di averlo appena toccato, e immagino che forse sia stato un grazie segreto”. Roger Federer commenta la foto iconica del 2022: mani nelle mani con Nadal, entrambi in lacrime per dire stop, è finita.
Lo svizzero racconta il suo addio al New York Times: “Penso di sentirmi completo. Ho perso la mia ultima partita di singolare. Ho perso la mia ultima partita di doppio. Ho perso la voce per aver urlato e sostenere la squadra. Ho perso l’ultima volta come squadra. Ho perso il lavoro, ma sono molto felice. Sono buono. Sono davvero bravo. Questa è la parte ironica, tutti pensano a un lieto fine da favola, sai? E per me, alla fine è stato così, ma in un modo che non avrei mai pensato sarebbe successo”.
Per Federer “nessuno avrà bisogno di giocare come me, in futuro. Dicevano che io avrei giocato come Sampras, e non l’ho fatto. Ognuno deve scoprire il suo tennis”. E si dice grato di aver chiuso la carriera in quel modo: “Penso che venerdì tutti i ragazzi – Andy, Novak e anche Rafa – abbiano visto la loro carriera lampeggiare davanti ai loro occhi. Man mano che invecchi, raggiungi i 30 anni, inizi a sapere cosa apprezzi davvero nella vita ma anche nello sport”.
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