NEWS:

R. Kelly colpevole di abusi sessuali: rischia l’ergastolo

Il produttore discografico, autore di "I believe I can fly", avrebbe perpetrato violenze psicologiche e fisiche su decine di donne, molte delle quali minorenni

Pubblicato:28-09-2021 13:47
Ultimo aggiornamento:28-09-2021 13:47

R Kelly foto da facebook
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Il cantante e produttore discografico americano R. Kelly è stato giudicato colpevole di nove capi d’accusa, tra cui crimini e abusi sessuali e associazione a delinquere, e ora rischia l’ergastolo. Secondo quanto stabilito durante un processo a New York, durato quasi due mesi, Robert Sylvester Kelly, noto per aver scritto e interpretato la canzone “I believe I can fly“, avrebbe perpetrato violenze fisiche, psicologiche e sessuali nei confronti di decine di donne, molte delle quali erano minorenni ai tempi degli abusi.

Davanti alla giuria hanno testimoniato 45 persone, che hanno contribuito a ricostruire la minuziosa organizzazione criminale, che permetteva al produttore di avvicinare giovani ragazze interessate a sfondare nel mondo della musica, promettendo loro una brillante carriera ma finendo per sottoporle a gravi violenze.

Non è la prima volta che R. Kelly finisce sul banco degli imputati: nel 1994, a 27 anni, ha sposato la quindicenne Aaliyah falsificandone i documenti, nel 2002 è stato accusato di pedopornografia per un video in cui faceva sesso con un quattordicenne. Il produttore è riuscito sempre a cavarsela con l’assoluzione, fino a quando il movimento #metoo e la realizzazione del documentario “Surviving R. Kelly” hanno riportato in luce una serie di atti di violenza fisica e psicologica che l’uomo, oggi 54 anni, avrebbe compiuto più di 20 anni fa.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it