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BARI – Aveva espresso il consenso alla donazione degli organi al rinnovo del documento di identità e quando una emorragia cerebrale non gli ha dato scampo è riuscito a salvare una vita donando i suoi organi. È successo a Bari, a un uomo di 53 anni che era ricoverato nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Quando è stata constatata la morte cerebrale, l’equipe medica ha potuto procedere al prelievo del fegato che è stato trasportato e trapiantato a Palermo.
“Il consenso espresso in vita, al momento del rilascio della carta di identità, consente di procedere alla donazione rispettando le volontà della persona senza mettere i familiari, già colpiti da un grande dolore come la perdita di un proprio caro, davanti alla difficoltà di una scelta”, spiega il coordinatore del Centro regionale trapianti e direttore della Nefrologia del Policlinico di Bari, Loreto Gesualdo.
A Bari dal 2013 a oggi, secondo le statistiche elaborate dal Centro nazionale trapianti sulle dichiarazioni di volontà, a firmare per il consenso alla donazione di organi sono stati in 36.124 cittadini pari al 59,1% contro i 24.948, il 40,9%, che hanno espresso opposizione. La media dei consensi in provincia di Bari è del 63,9% mentre in Puglia si attesta al 61%. La media italiana è del 68%.
“È utile e prezioso ricordare a tutti i cittadini che dovranno rinnovare le carte di identità scadute che, oltre alla firma del documento, possono metterne una per scegliere di donare gli organi – prosegue Gesualdo -. A loro rivolgiamo un appello alla vita: donare gli organi è un gesto d’amore potente e consente di salvare altre vite”.
“Alla famiglia del 53enne va il cordoglio e la vicinanza di tutto il Policlinico di Bari, ma anche un ringraziamento per la grande generosità manifestata con la scelta di donare gli organi”, conclude il direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
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