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A scuola i ragazzi non si contagiano, ma allora…

'Attenti' in classe, indisciplinati al pub? Bastano le multe alla movida? E se la sfida fosse agli adulti e all'esempio che danno?

Pubblicato:28-09-2020 18:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:57

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BOLOGNA – Perfino ad Albinea, Comune reggiano di poco più di 8.000 abitanti, il sindaco si è dovuto inventare un’ordinanza-coprifuoco con multe da 500 a 5.000 euro per vietare, di sera e di notte, la vendita di alcolici, alimenti e bevande… “Ci fa piacere attrarre ragazzi di Reggio, Modena e Parma, ma dobbiamo fare i conti con 2 dati oggettivi: sono state riaperte le scuole e il Covid si diffonde soprattutto attraverso i più giovani”, ha detto.

A Milano di recente sono state chiuse 2 discoteche: si ballava senza mascherina. Finita l’estate orfana delle discoteche (aperte e fatte chiudere in fretta e furia), la movida è tornata in città pestandosi i piedi con le restrizioni anti-Covid e rimettendo i ‘giovani’ sotto i riflettori. Quei giovani che nel frattempo sono tornati a scuola. E, sorpresa, lì non si ammalano.

“Quasi tutti i contatti scolastici sono negativi”, segnala dal Veneto Luca Zaia. “Quando in una classe si individuano 2 persone positive al tampone, le indagini dimostrano che il contagio non è avvenuto in ambiente scolastico, ma familiare o amicale”, certifica il dipartimento di Igiene pubblica dell’Ausl di Modena. Dunque, bravi in classe e indisciplinati al pub? Eppure, sono gli stessi ragazzi…


Le città ‘rispondono’ con multe e controlli (è capitato a Firenze, Bologna non lo esclude) e, direbbe lo slang giovanile, ci sta. Però se si riconosce che, se affiancati da chi li aiuta a stare sul pezzo, i giovani si comportano correttamente, vuol dire che: ‘fuori’ (dalle aule o da casa) forse la spinta su questo fronte di prevenzione non basta; che i modelli di comportamento, cioè i ‘grandi’, gli adulti, non sono modelli fortemente positivi. I ragazzi oggi hanno bisogno di amici e contesti dove stare bene: vanno aiutati a farlo, a stare bene positivamente. Così continueranno a andare a scuola perché la scuola non si ferma; a poter abbracciare i nonni con meno rischi di contagiarli.

Inoltre, molti studi dicono che fra i fattori protettivi sia dei comportamenti devianti sia degli stati psicopatologici nell’età evolutiva c’è una positiva relazione interpersonale, e cioè l’amicizia; quindi va fatta molta attenzione a non impedire ma a qualificare le occasioni che hanno i ragazzi per stare insieme anche liberamente. Le multe non sono tutto ed intervengono a danno fatto: se ora uno sforzo va fatto è forse sul modo di potersi permettere tutta questa movida.

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