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VIDEO | Diodato: “Lavoratori della cultura trascurati in emergenza, ora servono tutele”

Il cantautore ha partecipato alla presentazione delle proposte per tutelare i lavoratori del settore stilate dal Forum arte e spettacolo, nato durante il lockdown da un'idea del musicista Paolo Fresu

Pubblicato:28-09-2020 11:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:57

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BOLOGNA – “In Spagna, e’ notizia di questi giorni, in Senato e’ stata approvata una mozione che parla della cultura come bene primario, come la salute e l’istruzione. Credo sia necessario sottolinearlo e mi fa strano che un Paese come il nostro, che ha un patrimonio culturale unico al mondo, faccia ancora spesso fatica a riconoscerlo“. A dirlo e’ il cantautore Diodato nel corso della presentazione, a Bologna, delle proposte per tutelare i lavoratori del settore stilate dal Forum arte e spettacolo, nato durante il lockdown da un’idea del musicista Paolo Fresu.

Proprio durante le fasi piu’ dure dell’emergenza “sono emersi, in un momento cosi’ complesso, tutti i timori per il futuro di questi lavoratori, venivano alla luce le problematiche del nostro settore”, ricorda Diodato: “Credo che ognuno di noi sia chiesto in quei mesi cosa avrebbe fatto senza cultura, buona musica e film. Tutti quei beni che purtroppo molto spesso, non si sa bene perche’, vengono considerati secondari ma che in quel momento sono stati di grande supporto per tutti noi”, sottolinea il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo. “Per la prima volta anch’io mi sono sentito parte di un unicum e mi sono reso conto ancora di piu’ di quanto il mio lavoro dipendesse da tantissimi lavoratori che spesso restano nell’ombra“, aggiunge Diodato. Cosi’ “ho capito che con alcuni colleghi e altri artisti potevamo amplificare questi messaggi, mettendoci la faccia e accendendo un riflettore su tutte le problematiche del settore, soprattutto di quei collaboratori e lavoratori dello spettacolo- continua il cantautore- che non venivano quasi mai nominati durante i primi discorsi dei nostri politici. Sicuramente ci siamo sentiti trascurati“. Pero’ in quel periodo “abbiamo capito che potevamo dare un contributo e sono nate alcune azioni sui social, ma anche di piazza, che hanno permesso di ricevere maggiore attenzione, dell’opinione pubblica ma anche della politica- sottolinea Diodato- e sicuramente qualcosa si sta muovendo, pero’ c’e’ tantissimo da fare”.


Per fortuna “ci sono persone, che ho avuto modo di conoscere all’interno del Forum, che sono molto preparate, molto piu’ di me per fortuna- continua Diodato- da cui sto imparando tantissimo e che hanno lavorato a proposte importanti per il nostro settore. Credo fortemente che cio’ che faccio e che tanti miei colleghi fanno sia importante per il tessuto sociale, per la condivisione, per manifestare la propria presenza in questo tempo e credo che la cultura debba essere riconosciuta come bene primario”. L’Italia fa ancora fatica a farlo “pero’ credo sia stia lavorando nella direzione giusta e questo momento di difficolta’- rimarca Diodato- e’ anche un momento di grande opportunita’, perche’ ha portato alla luce le problematiche del nostro mondo e credo possa essere decisivo per provare a risolverle e per creare un futuro migliore non solo per gli artisti e i lavoratori dello spettacolo ma per tutti noi. Per quanto mi sara’ possibile ci mettero’ la faccia e cerchero’ di amplificare questo messaggio il piu’ possibile“, promette l’artista.

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