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BARI – “La digitalizzazione è sempre più un processo ineluttabile. Ci coinvolge tutti ogni giorno. Il digitale, però, ha in sé rischi e vantaggi. Tra i rischi ci sono realtà come i blog che promulgano anoressia e bulimia, e c’è il fenomeno dell’ipocondria digitale. Tra le opportunità c’è sicuramente il supporto emotivo tra utenti. La telemedicina si sviluppa in questo contesto e deve esserci un collegamento con il professionista con uno scambio sincronico tra digitale e mondo elettronico”. Lo ha detto il sociologo Michele Bonazzi dell’Università Cà Foscari di Venezia, intervenendo al Congresso Aisdet, a Bari.
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