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I ‘mostri’ di Mattotti sui bus annunciano le star del jazz in arrivo a Bologna

Appuntamento con l'edizione 2017 del Bologna Jazz festival dal 16 ottobre al 19 novembre

Pubblicato:28-09-2017 20:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:44

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BOLOGNA – Mostri. Come i ‘mostri sacri’ del jazz protagonisti dell’edizione 2017 del Bologna Jazz festival (16 ottobre-19 novembre). Mostri nati dalla matita di Lorenzo Mattotti, uno dei più importanti illustratori e fumettisti italiani, che da oggi e fino al 19 novembre scorrazzeranno per la città a bordo di due bus Tper impiegati sulle linee urbane per promuovere il programma del festival. Perchè anche quest’anno la kermesse dedicata ai grandi del jazz si promuove così, con gli autobus del jazz, due mezzi Tper senza pubblicità, ma con una livrea gialla griffata, grazie al contributo di Hera, da Mattotti.

L’interno dei due bus si trasforma in una galleria d’arte su ruote (e sottofondo musicale) con i lavori del maestro bresciano, che ha volto cogliere con un tratto deciso i musicisti nel momento della trasfigurazione (per questo sembrano mostri) dell’improvvisazione.


Il Bologna jazz festival ha scelto questa modalità di promozione ormai dal 2010 e da tempo sperava di poter coinvolgere nel progetto un ‘mostro sacro’ dell’illustrazione come Mattotti.


Un sogno che è stato possibile realizzare grazie all’aiuto di BilBolBul, il festival internazionale del fumetto, un’altra manifestazione bolognese sostenuta dalla multiutility. I disegni di Mattotti saranno protagonisti non solo sugli autobus del jazz, ma saranno affissi anche nelle bacheche del centro in collaborazione con Cheap on board, il festival dedicato alla street poster art.

Non solo, l’artista sarà a Bologna il 20 ottobre per l’inaugurazione della mostra “Primi lavori”, ospitata all’Accademia delle belle arti fino al 26 novembre. “Ci piace fare sinergia con chi in questa città mette cultura e passione”, assicura Giuseppe Gagliano, direttore Relazioni esterne di Hera.

Peraltro, il programma del Jazz festival quest’anno è ricco di nomi importanti, da Chick Corea a Kenny Barron, da Enrico Rava a Steve Gadd. E poi Metthew Herbert, Lee Konitz e Steve Lehman.

“Mattoti si è messo molto in gioco, ha offerto uno sguardo sugli artisti con uno stile inedito, legato al fumetto, e l’ha fatto per noi”, sottolinea Federico Mutti, presidente del Bologna Jazz Festival.

di Vania Vorcelli, giornalista professionista

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