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ROMA – Cambia il titolo e cambia la rete, ma l’anima resta. Come la squadra, rodatissima e affiatata, o il suo modo di raccontare la realtà e il rapporto con i social. Da ‘Gazebo’ a ‘Propaganda live’, Diego Bianchi trasloca ma si porta dietro tutta la famiglia. Nello studio tutto nuovo sulla Tiburtina a Roma, a metà tra un teatro e un vascello corsaro, va in onda la rinascita.
“Riprendiamo un programma che ha radici lontane”, spiega ‘Zoro’ seduto in quella che da domani sarà la nuova casa ogni venerdì alle 21.10 in diretta su La7.
“Saremo stabilmente in prima serata, al di fuori delle puntate speciali che trasmettevamo su Raitre. Ci aspetta dunque un campionato inedito. Cosa resta di ‘Gazebo’? Tutto”. E in effetti sono confermatissime le geniali creazioni di Makkox, le incursioni di Andrea Salerno, la band dal vivo, il taxi di Missouri 4 (Mirko Matteucci), la partecipazione di Marco Damilano e Francesca Schianchi, le classifiche legate ai social (“Fanno parte del nostro Dna”), pure la regia di Igor Skofic. E ovviamente “il nostro modo di lavorare e leggere il mondo”.
Ma perché ‘Propaganda’? “Dovendo cambiare- spiega Bianchi nella conferenza stampa di inizio stagione- abbiamo deciso un nome che rappresentasse al meglio il periodo storico. E visto che tutti si rinfacciano di fare propaganda, ci mettiamo anche noi in campo. Oltretutto andiamo verso le elezioni politiche e diventerà tutto strumentale e manipolatorio. Comunque restano le analogie con la musica, perché ‘Propaganda’ era un gruppo degli anni Ottanta…”.
L’inizio sarà come al solito con grande ironia: basta dare uno sguardo al cartone di Makkox che gioca con la data d’esordio del programma, la stessa del compleanno di Berlusconi e Bersani. Poi scherzando ci si fa seri ed ecco i temi dell’immigrazione e dello Ius soli, con la prima puntata che avrà come ospite Roberto Saviano per fare il punto sulla “caccia alle streghe” verso le Ong che ha tenuto bando negli ultimi mesi, e un reportage “molto forte di ‘Zoro’ girato su una nave nel Mediterraneo”.
Altra novità, la serie ‘Scuola Bianchi’: le lezioni su ‘come diventare italiani’ del professor Diego e del preside Salerno, tenute in una classe-scantinato che sul muro mette la foto di Balotelli accanto a quella di Mattarella, perche’ “lui e’ uno che ce l’ha fatta veramente”.
Il direttore di La7, Andrea Salerno, nel cambio di rete non lascia ma raddoppia. “Sì, possiamo dire che sarò allenatore-giocatore. Qui con i miei amici mi sento come se avessi la coperta di Linus. Siamo partiti 4 anni fa con un prodotto a basso costo che ora si e’ affermato come programma credibile e autorevole. Io continuerò come posso a farne parte con qualche incursione… Probabilmente mi licenzieranno gia’ oggi”, ironizza. Ma, tiene a sottolineare, “abbiamo sempre fatto quello che volevamo anche in Rai, anche grazie all’autorevolezza che ci siamo conquistati. Quindi nessun vittimismo, nonostante le note pressioni sul finale della scorsa stagione. Sicuramente su La7 godremo della massima liberta’ editoriale di cui godono tutti i programmi qui”. Tantomeno esiste la ricetta per far arrivare le informazioni al pubblico, conferma Bianchi, “a patto di avere onestà intellettuale senza diventare lo strumento di propaganda di qualcuno. Grillo e le ostilità verso i giornalisti? Mi preoccupa, dice le cose anche scherzando ma poi i messaggi arrivano e i toni sono pesanti, ingigantiti dai social”.
Insomma, ‘Gazebo’ e Raitre sono ormai “piccoli pezzi di cuore che si mettono nella bacheca dei ricordi, ma si va avanti”, conclude ‘Zoro’, che interpellato rassicura: “Tranquilli, Angelino Alfano sarà sempre protagonista”.
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