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Dall’11 al 13 novembre i senza fissa dimora dal Papa

Ultimo appuntamento dell'anno santo, si chiude il 20

Pubblicato:28-09-2016 16:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:07

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papa francescoROMA – Sara’ l’ultimo appuntamento del Giubileo della Misericordia prima della celebrazione di Chiusura della Porta Santa di S. Pietro il 20 novembre e Papa Francesco lo ha riservato alle persone della strada, i senza fissa dimora, ai piu’ poveri dei poveri. Dall’11 al 13 novembre, diverse migliaia di persone che hanno vissuto o che vivono in strada, verranno da tutta Europa per vivere il Giubileo della Misericordia, una settimana prima della chiusura dell’Anno Santo. “Questo tempo di pellegrinaggio e di incontro con Papa Francesco– hanno spiegato i promotori- consentira’ alle persone piu’ fragili della nostra societa’, spesso in situazione di esclusione, di scoprire che il loro posto e’ nel cuore di Dio e al centro della Chiesa”. Sono attese a Roma 6mila persone di venti Paesi europei diversi.

L’evento sara’ presentato questo pomeriggio a Parigi nella sede della Conferenza episcopale francese, in quanto l’organizzazione del pellegrinaggio e’ gestita dalla Francia da ‘Fratello’, una rete di associazioni che seguono con varie iniziative le persone senza fissa dimora e in situazioni di precarieta’. I partecipanti saranno ricevuti in Vaticano da papa Francesco venerdi’ 11 novembre che proporra’ loro una catechesi e domenica 13 novembre parteciperanno alla Messa presieduta per loro dal pontefice Tra questi due momenti importanti, il pellegrinaggio sara’ anche l’occasione per incontrare testimoni e vivere momenti di condivisione, in particolare una Via Crucis il venerdi’ ed una grande veglia di preghiera presieduta dal cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione. L’iniziativa nasce nell’ottobre 2014 quando 200 persone, di cui 150 della “strada” hanno vissuto un pellegrinaggio dalla Francia a Roma sul tema ‘Tutti chiamati alla santita”. Dopo quattro giorni di preghiera, condivisione e visita alla citta’, i pellegrini hanno partecipato alla udienza generale del Santo Padre e hanno potuto poi personalmente salutarlo.

Lo scorso anno- racconta al Sir François Le Forestier, portavoce di Fratello- gli organizzatori di quella iniziativa hanno scritto una lettera a Papa Francesco chiedendogli di poter partecipare anche loro ad un Giubileo della Misericordia e il Papa gli ha risposto di si’, proponendo le due date di novembre.”Sono persone di cui le nostre parrocchie hanno bisogno- dice Le Forestier- perche’ sono i piu’ piccoli, i piu’ poveri dei poveri e quindi i piu’ vicino a Gesu’. Hanno alle spalle vissuti di esclusione, una serie di fallimenti soprattutto relazionali che li ha spinti sulla strada dove trovano una via di fuga per sparire. Non e’ tanto la mancanza di cibo o alloggio: soffrono soprattutto di solitudine, isolamento, mancanza di speranza. Per questo sono particolarmente sensibili a cogliere nella loro vita la prossimita’ di Dio e per questo si metteranno in pellegrinaggio. Il Papa e’ percepito come una persona vicina a loro, umile, gioiosa, semplice che li invita a casa”. La rete ‘Fratello’ lancia un appello all’Italia, in particolare a Sant’Egidio, Caritas di Roma e suore della Carita’ perche’ si uniscano a loro.


(www.agensir.it)

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