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Formula 1, rimonta record per Verstappen: Red Bull chiude il Gp in Belgio

La Ferrari si inchina al dominio dell'olandese: Sainz terzo, Leclerc sesto

Pubblicato:28-08-2022 17:53
Ultimo aggiornamento:28-08-2022 17:53

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(Credits Foto Mark Thompson/Getty Images- Red Bull Content Pool)

ROMA –  Ora che la festa è finita, il cerino del Mondiale resta spento in mano a Domenicali. Dopo Spa niente sarà più come prima, per quest’anno: titolo ipotecato e spettacolo consumato, da oggi in poi meglio dedicarsi ad incastrare le caselle del calendario prossimo venturo. Perché in Belgio Max Verstappen fa cappotto. Cos’altro dovrà inventarsi l’olandese per bagnare il suo secondo campionato di fila nel merito assoluto? La fuga in classifica, il distacco mostruoso da Leclerc, la rimonta-lampo dal quattordicesimo posto, il terzo successo di fila. Sorpassi, staccate, tattica, gomme. Tutto il repertorio in una gara sola. Una superiorità disarmante che già s’intuiva nelle qualifiche del sabato, quando la pole-non-pole della Red Bull fermava il cronometro sette decimi sotto quello della Ferrari.

Non c’è scampo, per nessuno. Il massimo di Max, in Belgio. La Ferrari ridotta a sparring, quasi un pungiball. Sainz terzo, Leclerc prima quinto poi sesto, penalizzato di 5″ per aver superato i limiti di velocità in pit-lane durante l’ultimo pist-stop a due giri dalla fine. Il quinto posto è di Alonso al suo posto.


Il primo giro è un compendio di tutte le emozioni che questo sport invocava da anni: Sainz scatta a molla, Perez viene ingoiato nelle retrovie, Hamilton e Alonso fanno a sportellate e il campione della Mercedes è costretto a fermarsi dopo aver tappato l’intera griglia. Alonso, in radio, la tocca pianissimo: “E’ un idiota, mi ha chiuso dall’esterno. Questo ragazzo sa solo correre quando parte davanti…”.

Nel frattempo, dal traffico lì dietro sbucano come fantasmi Verstappen e Leclerc. Non c’è penalità che tenga. Divorano 7 posizioni, come avessero imboccato una corsia Telepass dedicata: ottavo e nono, al secondo giro. Più che una partenza, una scintilla. Latifi esce di pista per convocare la safety car, ma è una finta tregua: Leclerc avverte del fumo dalla sua anteriore destra, e approfitta della safety per rientrare ai box e cambiare gomme.

Una pellicola d’un casco finita nell’impianto di raffreddamento dei freni, vedi alla voce Tafazzi. Come non detto: al monegasco tocca una rimonta nella rimonta, dal 17esimo posto. Verstappen ignora lo specchietto retrovisore, uno dopo l’altro azzanna tutti. All’ottavo giro è già sul podio: undici posizioni consumate in un quarto d’ora scarso. Sainz e Perez corrono col destino segnato: il campione del mondo a caccia, con 35 giri e soli due secondi di vita. Sainz sceglie la via del pit-stop, Perez si scansa, e Verstappen è in testa dopo dodici giri. Statistiche in tilt: è la rimonta più veloce della storia della F1.

Il gioco delle soste rimescola le carte al sedicesimo giro: Sainz-Verstappen-Perez il nuovo ordine ad un terzo di gara. Mentre Leclerc, in disperata rincorsa, chiama il “piano D” al muretto Ferrari, Verstappen mastica e rumina il povero Sainz. Inarrestabile. Tutto finito, con 24 giri ancora da riempire. La gara a partenza sdoppiata trasformata in una sveltina da quel razzo lì davanti, a compensare solo in parte quei tre giri che l’anno scorso segnarono una gara breve e assurda. Verstappen, magnanimo, toglie la Ferrari dall’imbarazzo della speranza: la prossima la corre a casa sua, in Olanda, Monza farà evento a sè; il Mondiale ha un padrone solo. Il resto – le otto gare mancanti – mancia.

VERSTAPPEN: WEEKEND INCREDIBILE, MACCHINA ANDAVA SUI BINARI

“Abbiamo vissuto un primo giro frenetico, ho cercato di tenermi lontano dai guai dato che davanti a me stavano succedendo tante cose. Poi, dopo la Safety Car, ho visto che la macchina andava su binari, ho scelto i posti giusti per effettuare i sorpassi, le gomme andavano bene, poi quando sono arrivato al comando ho gestito tutto. Davvero un weekend incredibile”, dichiara Max Verstappen al termine del Gp del Belgio, dominato dal campione della Red Bull.

 SAINZ: VERSTAPPEN E RED BULL OGGI DI UN’ALTRA CATEGORIA

 “È stata più dura di quanto ci aspettassimo. Abbiamo fatto una buona partenza ma il passo oggi non c’era. Il nostro pacchetto questo weekend non c’era proprio. Ma siamo arrivati terzi”. Carlos Sainz la chiama “gara di sopravvivenza”, e si prende il terzo posto Ferrari in Belgio. “I primi giri sono stati forti – dice lo spagnolo – ma avevamo molto degrado gomme. Red Bull e Verstappen erano di una categoria a parte. Abbiamo dovuto sopravvivere”. 

PEREZ: SPERAVO DI VINCERE MA SONO SODDISFATTO

“Sono soddisfatto, anche se speravo in qualcosina di più perché era una buona opportunità. Oggi Max volava, era di un altro pianeta. Il mio primo stint è stato scarso per via del grado degrado, tuttavia il risultato è buono per il team. Siamo riusciti a portare a casa tanti punti e questo è importante”. Così Sergio Perez al termine del Gran Premio del Belgio, vinto dal compagno della Red Bull Max Verstappen. “C’è stato il caos alla prima curva – racconta il pilota – ho fatto una brutta partenza e perso posizioni, ma poi sono riuscito a recuperare in curva 5. Il primo giro è stato frenetico e con molti contatti”. 

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